San Martino Valle Caudina

di Paola Iandolo 

Erano diventati l'incubo di diversi bar di San Martino Valle Caudina. Per gli imputati, un 37enne e un 27enne di Airola legati ai clan Massaro e clan Pagnozzi, sono state ridotte in Appello le condanne inflitte in primo grado per estorsione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, violenza privata, lesioni, minacce aggravate, furto aggravato e danneggiamento

I due presentandosi come appartenenti ai clan locali, avrebbero prelevato prodotti senza pagare e danneggiato i locali lanciando bottiglie e tazzine contro le pareti. Dalle indagini è emerso che uno dei due imputati avrebbe fatto condurre alcune vittime davanti al padre, considerato figura di rilievo del clan Massaro, per convincerle a ritirare la querela. La Procura Generale presso la Corte d’Appello aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado.

La Corte di Appello di Napoli invece, ha accolto le argomentazioni della difesa, rappresentata dall'avvocato Vittorio Fucci, riducendo entrambe le pene. I giudici di secondo grado hanno riformato la sentenza emessa in precedenza: per il 27enne la condanna è stata ridotta da 6 anni e 8 mesi a 4 anni di reclusione.Per il 37enne è stata ridotta da 4 anni a 3 anni. La difesa sta valutando se presentare ricorso in Cassazione.