Signore e signori, la tazzulella e café non è solo una bevanda, è l'università della vita liquida, la laurea per corrispondenza del cuore napoletano. Il Professore lo sapeva bene: altro che Harvard, altro che Oxford! La vera "expertise" si conquista con la moka, e chi la sa fare bene può finalmente rivendicare il titolo di Dottore in Caffeinologia Applicata.

Preparare il caffè col rito descritto dagli esperti fra tutti gli esperti? Certe volte sembra ci voglia la precisione di un cardiochirurgo: la moka non si lucida, ma si custodisce come una reliquia, l'acqua si misura al nanometro (appena sotto la valvola, guai a sbagliare, altrimenti il caffè sviluppa complessi esistenziali!), la miscela si dosa "a cucchiai", ma non pressare eh, che il caffè è permaloso e rischia di diventare più secco di una battuta a vuoto di Totò.

Poi c'è il fuoco. Lento, basso, quasi zen. Più lento di una fila alle poste e più basso di una promessa elettorale. Il Professore sarebbe fiero: un caffè che sale piano, giusto il tempo di raccontare una storia, e se il caffè ha fretta allora meglio abbassare la fiamma, ché nella vita bisogna saper aspettare il momento giusto, pure per la cremina.

La tazzina? Va scaldata. Non sia mai che il caffè, poverino, prenda freddo. Qui siamo nel tempio della degustazione, altro che sciampagnino: nel “santuario del profumo persistente”! E il tempo? Novanta secondi, non uno di più, che poi il picco aromatico scende e il professore si offende.

Ma l’errore più temibile resta quello della conservazione: guai ad esporre la polvere a luce, aria o calore. C’è chi tratta il caffè meglio dei parenti! Il caffè perfetto non è questione di strumenti costosi, ma di quella magica CURA italiana che trasforma la moka in un miracolo domestico. Perché, diciamolo, la vera filosofia napoletana è qui: prendi una tazzulella, scambia una risata, e il mondo ti sembra subito meno amaro — e più aromatico. Senza mai dimenticare il Professore, che da lassù sorride e sussurra: “Nu poco e zucchero, nu poco e cremina... e tanto amore!”