Avellino

di Paola Iandolo

Grazie ad un provvedimento giudiziario del tribunale dei Minorenni di Napoli, arriva il lieto fine per una storia complessa che ha travolto tre fratellini. Una svolta inattesa ha segnato il destino dei tre minori che finalmente potranno ritornare in famiglia. I ragazzi, al centro di una complessa vicenda giudiziaria sfociata - nel novembre 2024 - nella dichiarazione della sospensione della genitorialità e nell’interruzione dei rapporti con i genitori, torneranno a casa. A distanza di quasi un anno, il Tribunale per i Minorenni di Napoli ha emesso un nuovo provvedimento che ribalta completamente la precedente sentenza.

Il nuovo corso legale

Determinante è stato l’intervento degli avvocati Stefania Guerriero e Antonio Francavilla, del Foro di Avellino, che hanno assunto la difesa dei genitori nella complessa vicenda. Attraverso un’azione legale incisiva e documentata, i legali sono riusciti ad evidenziare delle incongruenze procedurali e a dimostrare un cambiamento sostanziale nelle condizioni familiari e personali della coppia genitoriale, contestando e smontando la consulenza tecnica d’ufficio. I legali hanno chiesto la revoca della sospensione della responsabilità genitoriale. Fondamentale è stata la cooperazione con i servizi territoriali competenti per territorio (così dimostrato dalla difesa) e in particolare grazie alla dirigente dottoressa Marisa LENA che con il suo impegno professionale ha accompagnato il nucleo familiare in un processo di riabilitazione educativa e sociale. I legali hanno potuto così presentare istanze documentate a sostegno delle loro ragioni.

Il ritorno a casa

Il Tribunale, dopo aver esaminato le nuove istanze e valutato gli aggiornamenti forniti dai servizi sociali e dalle strutture ospitanti, ha disposto il rientro dei minori presso il nucleo familiare originario. I bambini erano stati collocati in una casa famiglia, ma ora potranno finalmente riabbracciare la madre ed il padre e vivere in un contesto che, secondo i nuovi accertamenti, è stato ritenuto idoneo a garantire il loro benessere e un sereno sviluppo psicofisico. 

Un percorso di riscatto

I genitori dei minori, supportati dagli avvocati Guerriero e Francavilla,  hanno intrapreso un percorso di formazione e supporto psicologico, dimostrando una volontà concreta di emancipazione e di crescita personale collaborando attivamente con i servizi territoriali per migliorare le condizioni abitative e relazionali del nucleo familiare.

Una vicenda che interroga

Il caso solleva interrogativi profondi sul ruolo delle istituzioni, sull’efficacia dei percorsi di tutela e sull’importanza di garantire sempre una valutazione dinamica e aggiornata delle situazioni familiari. La decisione del Tribunale dei Minorenni di Napoli rappresenta "un esempio di giustizia che sa riconsiderare le proprie posizioni alla luce di nuovi elementi, mettendo al centro l’interesse superiore del minore. Una storia che, da dramma giudiziario, si trasforma in racconto di speranza e di ricostruzione" hanno detto i legali della coppia.