di Paola Iandolo
Il Raccordo autostradale tra Salerno e Avellino avrà la sua attesa terza corsia, solo fino a Mercato San Severino, escludendo di fatto il tratto irpino. Va in appalto il primo dei due lotti in cui è stata divisa l’opera per mancanza di fondi. Ma non si è fatta attendere l'ira del presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane: "Resta l'amaro in bocca perchè ogni volta che si arriva a concludere un intervento importante soprattutto per le aree interne tutto si blocca in un'altra provincia, in questo caso a Mercato San Severino".
Non è l'unica opera in cui l'Irpinia viene bistrattata. "Del resto è già accaduto per l'elettriificazione della linea ferroviaria che è ferma a Mercato San Severino. Urge una riflessione importante dei nostri rappresentanti politici, di quelli ci sono e di quelli che ci saranno per rivendicare con forza le criticità che vive la nostra provincia".
La trasformazione in autostrada del Raccordo Avellino-Salerno, come tronco per le aree interne della Campania della A3 poi A2 Salerno Reggio Calabria, fu proposta nel 2005, ma divenne un impegno formale e ufficiale del Governo a Napoli solo nel 2015, quando fu presentata dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi come una delle opere strategiche per la Campania interna. Prevedeva un investimento di 246 milioni di euro, destinati però a lievitare. Inserita nel 2022 la nuova formulazione del programma in due lotti nell’ambito del Contratto di Programma MIT – ANAS 2014-20 con quella soglia di investimento, nel nuovo Contratto di Programma MIT-ANAS 2021-2025, presentato il 21 marzo 2024, ora costa 457 milioni.
Le risorse attualmente impiegate per i lavori sul segmento Salerno Fratte – Mercato San Severino sono coperte dalla Cdp per il 48 per cento e da FSC 2014-20 per il resto, mentre non ha coperture Invece il lotto che interessa l’Irpinia tra Mercato San Severino – Avellino Est. Nell’ambito di questa parte del progetto, era previsto il completo riassetto della viabilità extraurbana intorno al Casello di Avellino Est con il nuovo snodo di Avellino – Atripalda, il rifacimento della Variante 7bis e un nuovo collegamento diretto tra l’attuale Raccordo e Avellino Est. Ma per l’Irpinia non ci sono soldi, né un progetto esecutivo.
Per Rizieri Buonopane questo dossier, come quello ferroviario che vede il programma di elettrificazione bloccarsi proprio ai confini tra le province di Avellino e Salerno, dovrà impegnare le rappresentanze regionali in fase di elezione e quelle in carica a livello nazionale, per evitare un declino economico del territorio.