Napoli

Finisce mestamente tra Napoli e Como, con un nulla di fatto che non è né carne né pesce. Un misto di non gioco, fastidio per la tanta animosità dei lariani e scarsa lucidità o spocchia di non riuscire a trovare il bandolo della matassa. Chiunque - piccolo o grande, urlatore o bisbigliatore - ancora affermerà che il Napoli è una grande squadra, una big europea, giuro che lo porto alla neuro.

Troppo alla pari con squadre mediocri e sempre privo della soluzione imprevedibile o della linea di pensiero geniale, per non parlare della mancanza di un killer d'aria di rigore, o anche meno, un giocatore alla Romelu Lukaku, capace, pur con i suoi attuali limiti, di far salire la squadra, allargare il gioco, facendo da perno di rotazione per le lancette dei tempi di inserimento, e ogni tanto - si spera non così raramente - realizzare.

In sua assenza il resto del gruppo sembra al momento muoversi senza una precisa identità, quasi a voler piatire un'occasione propizia più che procurarsela. È questo oggi il vero limite degli azzurri: la costante ricerca di una risposta ai loro dubbi, manco fossimo al terzo atto, scena 1, dell'Amleto di William Shakespeare. Certo gli infortuni non aiutano a lavorare con meticolosità e metodo, e neanche a rinsaldare il gruppo in questo via vai di calciatori tra campo, infermeria, studi medici, viaggi della speranza, sale operatorie e centri di riabilitazione. Insomma, alla fine vedrete che avrà ancora ragione Antonio Conte, che, a furia di dire che questo campionato per i partenopei sarebbe stato complesso (per dirla alla Troisi) è clamorosamente diventato un'orchestra.

E come dare torto a Enrico Varriale che nel post-partita ha dichiarato: "Fa un figurone, specie nel primo tempo, il Como al Maradona. Finisce 0-0 con Milinkovic-Savic che si ripete ipnotizzando su rigore pure Morata. Napoli ancora bersagliato dagli infortuni, gioca meglio nella ripresa ma crea poco e pare accontentarsi di un punto".

Né il tecnico leccese del Napoli, intervenendo anch'egli a fine partita su Dazn, ha rincuorato più di tanto i tifosi azzurri: "Mi porto dentro un'ottima prestazione, sono molto più contento oggi di altre volte in cui abbiamo anche vinto. Sono contento perché ho avuto risposte da uomini veri, oggi se non eri una squadra vera sicuramente ti avrebbero creato delle difficoltà". Per concludere: "Penso che tutto sommato sia un risultato giusto: primo tempo forse un po' più per loro visto il rigore parato, nel secondo tempo siamo stati molto migliori noi". E l'orchestra suona.