Aveva imposto una regola: se lei voleva vivere tranquilla, non aveva che da fare una cosa: obbedire ai suoi ordini. Racconta questo l'inchiesta dei carabinieri della locale Stazione sfociata nel giudizio immediato disposto per il 9 gennaio 2026, dinanzi al Tribunale in forma collegiale, per un uomo di Solopaca, attualmente in carcere, accusato di maltrattamenti aggravati ai danni della convivente.
Le condotte contestate sarebbero iniziate nel 2017: l'imputato, tossicodipendente, avrebbe colpito con calci e pugni la malcapitata, stringendole anche le mani al collo. Inoltre, l'avrebbe minacciata, anche con l'uso di un coltello, controllata e manipolata. Immancabili le offese e le aggressioni, come quando la donna, che aveva prelvato da un bancomat una sonna di denaro, sarebbe stata costretta a consegnergliela.
Non è finita: lui l'avrebbe cacciata di casa, poi, a Pasquetta, dopo averla picchiata le avrebbe ordinato di dormire sul divano. Seduta, senza sdraiarsi. La denuncia della parte offesa – è assistita dall'avvocato Carmine D'Onofrio-, presentata a maggio, aveva innescato un'attività investigativa che si era tradotta nell'arresto dell'uomo, difeso dall'avvocato Ettore Marcarelli.