(Rossella Strianese) - Un silenzio composto ha accolto il feretro di Aniello Scarpati all’ingresso della chiesa evangelica. Le note dell’inno della Polizia hanno accompagnato il momento più toccante, quando il capo della Polizia Vittorio Pisani ha abbracciato il figlio Manuel, scoppiato in un lungo pianto. Una scena che ha commosso tutti i presenti, segno tangibile del dolore che attraversa l’intera famiglia della Polizia di Stato.
Il ministro Matteo Piantedosi ha voluto stringere la mano ai familiari dell’agente, esprimendo la vicinanza del governo e delle istituzioni. Accanto a lui, il prefetto di Napoli Michele Di Bari, il questore Maurizio Agricola e il presidente della Regione Vincenzo De Luca, che ha ricordato la dedizione e il senso del dovere di Scarpati, simbolo di una Campania che ogni giorno si affida al coraggio dei propri servitori dello Stato.
Il messaggio del pastore Mennella
La predicazione è stata affidata al pastore Raimondo Mennella di Torre del Greco, che per oltre vent’anni ha seguito spiritualmente Scarpati e la sua famiglia. Nel suo messaggio ha ricordato “la fede serena, la rettitudine e l’umiltà di Aniello, uomo di pace e di servizio”, invitando i presenti a “trasformare il dolore in impegno quotidiano per il bene comune”. All’interno e all’esterno della chiesa, decine di corone di fiori hanno creato un colpo d’occhio intenso, con dediche da parte di questure, commissariati, reparti speciali e amici personali dell’agente.
L’ultimo saluto
Alla cerimonia hanno partecipato anche i prefetti delle cinque province campane, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco e la squadra delle Fiamme Oro. Tutti hanno voluto rendere omaggio a un collega stimato e rispettato, morto nel compimento del dovere. Mentre la bara lasciava la chiesa, il picchetto d’onore ha reso l’ultimo saluto, seguito da un lungo applauso. La salma è stata poi accompagnata verso la sepoltura nel cimitero di Torre del Greco, dove ad attenderla c’erano centinaia di cittadini.
Memoria di un servitore dello Stato
Aniello Scarpati, 47 anni, padre di tre figli, aveva accettato un cambio turno la notte dell’incidente, sostituendo un collega. La sua morte ha profondamente colpito la comunità di Torre del Greco e l’intero corpo della Polizia. “Ha sacrificato la sua vita per garantire la sicurezza degli altri – ha detto Pisani – e questo resterà un esempio per tutti noi”. Il suo nome sarà ricordato nelle cerimonie ufficiali della Polizia di Stato come simbolo di dedizione e generosità, un uomo che ha scelto di servire fino all’ultimo istante.