Oltre 120 tra studenti e docenti dell’Istituto Statale “Bernini–De Sanctis” hanno partecipato questa mattina all’esercitazione nazionale “Campi Flegrei 2025”, un’importante simulazione di evacuazione organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania.
L’obiettivo: testare sul campo le procedure previste dal Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico e bradisismico dell’area flegrea.
Simulata l’evacuazione verso il Porto di Napoli
Nel corso dell’esercitazione, i partecipanti hanno seguito il percorso previsto dal piano di emergenza, raggiungendo le tre aree di attesa del Comune di Napoli — Piazza Vittoria, Piazza Sannazaro e Piazza San Luigi.
Da lì, i gruppi sono stati trasferiti a bordo di bus fino all’area di incontro del Porto di Napoli, presso la Stazione Marittima, dove sono stati testati i sistemi di registrazione della popolazione e le procedure di imbarco verso le Regioni gemellate: Sardegna e Sicilia.
Soccorso in mare e test operativi
Durante la simulazione, Vigili del Fuoco e operatori del 118 hanno inscenato un intervento di soccorso in mare, simulando il salvataggio di una persona caduta dal molo.
Un test utile per verificare il coordinamento tra le diverse strutture operative in caso di reale emergenza vulcanica o bradisismica.
Ciciliano: “Resta l’allerta gialla nei Campi Flegrei”
All’esercitazione ha preso parte anche Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, che ha confermato il mantenimento del livello di allerta gialla per l’area dei Campi Flegrei.
“Ho firmato il nuovo decreto che aggiorna i livelli di allerta per il rischio vulcanico – ha spiegato Ciciliano – ma resta lo stato di attenzione ‘Giallo’. La coincidenza tra la firma del decreto e l’esercitazione è puramente casuale: entrambe le attività procedono su binari diversi”.
Musumeci: in arrivo 1,4 miliardi per la messa in sicurezza
Nel frattempo, il ministro Nello Musumeci ha annunciato la firma di un prestito da 1,4 miliardi di euro da parte della Banca Europea degli Investimenti per la messa in sicurezza dell’area flegrea.
Come ha precisato Ciciliano, “non si tratta di fondi aggiuntivi, ma di risorse che garantiscono la stabilità finanziaria per le attività fondamentali di resilienza del territorio”.