di Paola Iandolo
Il nipote del ras della droga di Altavilla Irpina, Valentino D'Angelo - rimasto coinvolto nel blitz eseguito ad aprile dalla Squadra Mobile di Avellino e finito in carcere ad aprile - è stato scarcerato dai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli. Per gli inquirenti Valentino D’Angelo è il braccio destro di Americo Marrone. Infatti era il nipote – durante la detenzione di Marrone – ad occultare la droga in un vicoletto vicino alla sua abitazione. Era sempre lui a distribuire la sostanza tra i vari sodali, a preparare le dosi e a fare la “staffetta” se necessario.
Scarcerazione avvenuta dopo che i giudici della Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa dell’indagato, rappresentata dal penalista Gaetano Aufiero, che ha sollevato l’eccezione della “contestazione a catena” nei confronti di D’Angelo. Quest’ultimo nel 2023 era già stato arrestato e condannato nell’ambito di un procedimento analogo a quello per il quale è finito in carcere lo scorso aprile. Una questione che i giudici del tribunale del Riesame aveva respinto considerandola infondata.
Di diverso avviso i giudici della Corte di Cassazione che l’hanno ritenuto fondata e dunque hanno annullato l’ordinanza del tribunale del riesame di Napoli rispedendo gli atti nuovamente davanti ai giudici del Tribunale della Libertà in diversa composizione che oggi hanno rimesso in libertà il nipote del narcotrafficante. Gli inquirenti contestano a Marrone e altre quattro persone, tra cui sua moglie e il nipote Valentino D’Angelo, di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacente.