di Paola Iandolo
“Una Magistratura debole è un danno per il cittadino. Il cittadino ha solo la Magistratura per difendersi dai soprusi della politica e dagli abusi dei poteri forti”.Questo il pensiero in sisntesi di Federico Cafiero De Raho, già Procuratore Nazionale Antimafia, oggi parlamentare del Movimento Cinque Stelle e componente della Commissione Bicamerale Antimafia, sulla Riforma dell’ordinamento giudiziario voluta dal governo Meloni per la separazione delle carriere e per la nascita dell’Alta Corte Disciplinare.
Per Cafiero De Raho dividere la Magistratura e’ un disegno chiaramente politico per “sottrarsi al controllo di legalità” ha avvertito l’ex magistrato Antimafia, chiudendo un lungo dibattito nel quale erano presenti anche persone favorevoli alla Riforma come il presidente della Camera Penale Gaetano Aufiero, ospite dell’evento svoltosi al Circolo della Stampa organizzato dal Movimento. Incontro moderato dal responsabile della Redazione di Avellino de “Il Mattino” Gianni Colucci.
"La Giustizia divisa è un danno". E Cafiero De Raho afferma che "modificare totalmente anche l’organismo di disciplina significa poi orientare i magistrati, anche per quanto riguarda i loro comportamenti, le espressioni della loro attività. Ciò è veramente grave. Quando andiamo a dividere il Consiglio Superiore della Magistratura è tanto più grave, perché non consentiamo loro di svolgere un lavoro unitario. Quando sottraiamo il potere disciplinare al Consiglio Superiore, facciamo si che il Csm sia un fantoccio, non esiste più”.
I danni di ripercuotono sui cittadini: “Ma di quale autonomia e indipendenza parlano, nel momento stesso in cui hanno tolto al Csm il potere disciplinare, l’hanno separato, l’hanno diviso, indebolito. Gli attacchi che ci sono oggi, domani, saranno degli attacchi che andranno a segno e condizioneranno il pubblico ministero e il giudice al punto che
il cittadino ne risentirà. La verità è che il cittadino, che ha un solo garante dei propri diritti, la magistratura. Perché l’unica realtà a cui si possono rivolgere i cittadini liberi, che subiscono soprusi dalla politica e dai centri di potere hanno soltanto la Magistratura".
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