Napoli

"Oggi è andata in onda la nuova puntata della lunga telenovela che vede protagonista, suo malgrado, il parco Mascagna, con un nuovo flop dell'assessorato al verde del Comune di Napoli. Tante persone, soprattutto famigliole con bambini in tenera età, che, anche approfittando della bella giornata di sole, dopo aver appreso dalla scritta a penna su un pezzo di cartone, affisso fuori dai cancelli chiusi dal 5 novembre scorso, che stamattina, dopo tre giorni, finalmente il parco avrebbe riaperto, precisando addirittura l'ora, alle 7:00 in punto, si sono ritrovate fuori ai due ingressi, uno in via Pacio Bertini e l'altro in via Ruoppolo ma purtroppo i cancelli sono rimasti sbarrati mentre gli operai della ditta incaricata erano ancora al lavoro sia per sistemare le aiuole sia per prelevare rami e tronchi degli alberi abbattuti. Musi lunghi e anche tanta rabbia, dovendo anche spiegare ai bambini che non potevano accedere al parco e che quindi non potevano giocare o fruire delle giostrine ". 

Lo denuncia Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, il quale, nel corso dei 512 giorni di chiusura del parco Mascagna, ha condotto una vera e propria battaglia, insieme ai residenti, con petizioni, sit-in e comunicati stampa per denunciare i ritardi nell'esecuzione dei lavori.

"Il parco, che ha un'estensione di appena 12.000 mq - ricorda Capodanno -, dopo numerose polemiche, sfociate anche in manifestazioni che hanno visto la partecipazione di tanti cittadini, era stato riaperto il 1° febbraio scorso, nove mesi fa, dopo lunghi lavori di riqualificazione con un impegno economico di circa 600mila euro. Da allora però non sono cessate le polemiche anche in relazione alla qualità dei lavori eseguiti, visto che varie volte si è fermata la fontana all'interno del parco, che una delle giostrine è rimasta inutilizzata per oltre un mese e che si sono già dissaldati alcuni elementi della ringhiera al centro del parco. Criticate anche le modalità di collocazione delle giostrine, con la pavimentazione realizzata in terra battuta, laddove l'area d'impatto dovrebbe essere realizzata in materiale antitrauma di assorbimento s'urto. Infine la scarsa manutenzione ha comportato che, in molti tratti, le aiuole appaiono già senza un filo d'erba.

 

Quest'ennesima chiusura, che già si protrae da quattro giorni - sottolinea Capodanno -  riapre le tante polemiche sollevate nel corso del lungo periodo della durata dei lavori di riqualificazione, dal momento che sono rimaste senza risposte molte questioni sulle quali si è chiesto da più parti di fare chiarezza, anche attraverso indagini da promuovere sia da parte della magistratura inquirente che di quella contabile".

Capodanno, anche alla luce di questa nuova chiusura e dell'impegno non mantenuto di riaprire il parco stamattina, rinnova la richiesta di dimissioni dell'assessore comunale al verde Santagada.