Contrastare il fenomeno del caporalato e creare delle opportunità concrete di autonomia e inclusione per le vittime di sfruttamento lavorativo. E' in sintesi quanto si propone il progetto “Say no capo!” che unisce le aree interne di Sannio e Irpinia.
Prendono infatti ufficialmente avvio ad Avellino e Benevento i Poli Sociali per “costruire opportunità, accogliere e proteggere per l’emersione e la dignità sociale dei cittadini migranti in condizione di sfruttamento” grazie ad un intervento promosso e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del programma Su.Pr.Eme. 2, cofinanziato dai fondi FAMI e FSE+.
Il progetto è promosso da un partenariato amplio e capillare, composto da: Percorsi Consorzio di Cooperative Sociali, Intra Cooperativa Sociale Onlus, Innova ETS, Arci Avellino APS, Arci Bento APS, Projenia Cooperativa Sociale, Don Tonino Bello OdV, La Radice di Coira Società Cooperativa Sociale, Kosmopolis APS.
“L’iniziativa è pionieristica – ha spiegato Daniela Fiore, coordinatore del progetto -. E la prima volta che si realizza nei territori delle due province con un focus specifico sui settori agricoli e rurali. Il progetto si rivolge in particolare a cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in Italia che si trovano in condizioni di vulnerabilità e marginalità, spesso vittime di dinamiche di sfruttamento lavorativo, isolamento sociale e precarietà abitativa”.
E dunque attraverso l’attivazione dei due Poli Sociali “Say no cap!” offrirà percorsi personalizzati di informazione, assistenza, orientamento e integrazione, con l’obiettivo di favorire l’emersione delle vittime, attivare tutela e accompagnamento e promuovere condizioni di dignità, diritti e inclusione sociale.
Un evento che punta anche alla partecipazione attiva delle istituzioni e della rete territoriale affinché i Poli possano diventare presidi stabili di tutela, integrazione e dignità per i lavoratori e le lavoratrici agricole della Campania interna.
All'incontro anche l'assessore ai servizi sociali del Comune di Benevento, Carmen Coppola che ha ribadito “impegno e sostegno del Comune per i migranti attraverso non solo un mero intervento assistenzialistico ma con un fattiva partecipazione alla comunità”