Erano da poco passate le 18:50 quando un’auto parcheggiata accanto all’ingresso principale della fermata metro Lal Qila, che serve l’area del Forte Rosso, è esplosa generando una violenta fiammata. L’onda d’urto ha investito pedoni, venditori ambulanti e passanti che affollavano la zona all’ora di punta, mentre diverse vetture vicine hanno preso fuoco in pochi secondi. La colonna di fumo è stata visibile da gran parte del centro storico della città. Otto persone sono morte sul colpo o durante il trasporto in ospedale. Ventiquattro i feriti ricoverati nei principali ospedali di Delhi, con tre pazienti in condizioni gravissime. Squadre di vigili del fuoco, ambulanze e forze speciali sono arrivate in pochi minuti, lavorando tra le fiamme e le lamiere contorte. Gli ospedali della capitale hanno attivato il piano d’emergenza e predisposto unità di crisi per l’assistenza ai familiari delle vittime.
Indagini e ipotesi
Le autorità indiane non hanno ancora fornito una versione ufficiale sull’origine dell’esplosione. La Polizia di Delhi e la National Investigation Agency hanno delimitato l’area e avviato rilievi tecnici. Non viene esclusa nessuna pista: dall’incidente accidentale a un possibile attentato. Gli artificieri hanno controllato i veicoli vicini e recuperato resti metallici che potrebbero aiutare a chiarire la dinamica. È stato inoltre ordinato il rafforzamento della sicurezza in tutte le stazioni della metropolitana e nei siti turistici della città. Il Forte Rosso, patrimonio mondiale dell’Unesco e simbolo dell’India indipendente, sorge nel cuore della vecchia Delhi. Ogni giorno migliaia di persone attraversano la zona tra il traffico, i mercati e le bancarelle. Dopo l’esplosione, la metropolitana è stata parzialmente chiusa e la circolazione nella zona completamente deviata. Le autorità locali hanno invitato residenti e turisti a evitare l’area fino al completamento delle operazioni di bonifica.
Reazioni e clima di tensione
Il governo indiano ha espresso cordoglio per le vittime e ha chiesto un’inchiesta immediata. Il Primo Ministro ha convocato il comitato di sicurezza nazionale e disposto il monitoraggio continuo della capitale. Sui social, centinaia di testimoni hanno condiviso immagini e testimonianze di paura e solidarietà. L’intera città vive ore di apprensione, con controlli intensificati in stazioni, aeroporti e centri commerciali. Il traffico nell’area nord della capitale è rimasto paralizzato per ore, mentre la linea metropolitana Violet, che collega Kashmere Gate a Raja Nahar Singh, ha subito interruzioni parziali. I turisti che alloggiavano nella zona del Forte Rosso sono stati trasferiti in sicurezza verso strutture di emergenza. La popolazione di Delhi, già abituata a elevati livelli di sorveglianza, si trova ora a convivere con un nuovo senso di vulnerabilità nel cuore della città.