di Paola Iandolo
Dolce Vita, l'udienza gup celebrata davanti al giudice Tringali del tribunale di Avellino è stata caratterizzata da una serie di eccezioni sollevate dalle difese dei 27 imputati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio dal pubblico ministero Del Mauro.
La decisione su tutte le questioni aperte potrebbe arrivare già il 25 novembre prossimo, quando si chiuderanno le discussioni degli avvocati. Oltre alle eccezioni sulla costituzione di parte civile del Comune di Avellino e dell'associazione SoS Impresa (il primo ammesso, per la seconda richiesta respinta) sono state sollevate le eccezioni di inutilizzabilità del decreto genetico delle intercettazioni, di incompetenza funzionale del Tribunale di Avellino in favore di quello di Roma, di inutilizzabilità degli atti per i reati di ricettazione per l’assenza di connessione con quelli di corruzione per cui sono scattate le intercettazioni e di inutilizzabilità delle proroghe di intercettazione.
Ed infatti ad avviso dell'avvocato Gaetano Aufiero sarebbero inutilizzabili le intercettazioni, perchè doveva essere instaurato, per il reato di ricettazione delle domande d'esame, un altro procedimento, distinto dall'inchiesta principale e non un contenitore unico che includesse anche i reati minori.
Tanto perchè il reato di ricettazione- ad avviso del legale- non sarebbe connesso agli altri reati per i quali sono state disposte le intercettazioni (il reato di corruzione). Anche l'avvocato Fabio Viglione del foro di Roma ha sollevato una questione di inutilizzabilità delle proroghe concesse per le intercettazioni per una carenza di adeguata motivazione.
Il penalista Marco Campora, difensore dell’architetto Filomena Smiraglia, ha eccepito una incompetenza funzionale del Tribunale di Avellino rispetto al Tribunale di Roma, in quanto tra gli indagati c’era un viceprocuratore onorario - per il quale agli atti non risulta nè uno stralcio nè un' archiviazione - per cui sarebbe incardinata a Roma la competenza funzionale per il procedimento. Infine l’eccezione del penalista Marino Capone, difensore di Fabio Guerriero, relativa al decreto genetico, quello del settembre 2023, che avrebbe come effetto l’inutilizzabilità di tutti gli atti di indagine, a partire dalle intercettazioni ambientali e con il trojan. In aula si torna il 18 novembre e il 25 novembre, quando ci sarà la decisione del Gup.