La Costiera Amalfitana è un teatro a cielo aperto. E il suo palcoscenico, per dodici mesi l’anno, è il mare. In questo straordinario lembo di terra, meta di un turismo internazionale per più di dieci mesi l’anno, sopravvivono ancora antichi mestieri a tradizioni secolari. Come quelle legate al settore della pesca che qui ha radici millenarie.
E tra i borghi che hanno saputo tenere in vita questa attività c’è Cetara, le cui politiche legate alla tutela della risorsa mare stanno garantendo sostenibilità, selettività e rispetto della risorsa ittica. Dai piccoli a i grandi pelagici. Come le ricciole che vivono, si nutrono e crescono nelle acque della Costiera. E uno di questi straordinari esemplari, poco presenti in zona negli ultimi anni, è stato issato in barca qualche giorno fa da un pescatore sportivo della zona che ha catturato un esemplare di Seriola Dumerili del peso di 45 chilogrammi.
Non solo un trofeo ma la prova autentica che le acque al largo del piccolo borgo marinaro della Costiera, guidato dal Sindaco Fortunato della Monica e che si propone come un vero e proprio modello per azioni mirate per la salvaguardia dell’ambiente e della sostenibilità, risentono delle politiche di tutela avviate in questi anni. Cetara, infatti, oltre ad aver dato vita a un sistema intelligente che permette di tenere in vita l’operatività dell’intera filiera dedita alla pesca e alla trasformazioni delle alici e del tonno rosso, ha avviato una serie di progetti con l’intento di tutelare la risorsa mare.
«Dinanzi alla cattura di esemplari di queste dimensioni gente di mare come noi non può non emozionarsi - dice il Sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica - Ma al di là dei sentimenti c’è la consapevolezza che il solco tracciato già da diversi anni è quello giusto. Alla tutela dei nostri prodotti tipici con l’acquisizione dei marchi comunitari, come la tanto agognata Dop con cui è stata fregiata la Colatura di Alici di Cetara, fanno il paio i tanti progetti messi in campo per la tutela della risorsa mare. Come comune di Cetara lavoriamo su diversi fronti: dall'incentivazione del settore della pesca alla salvaguardia dell’ambiente marino e del suo habitat. Cetara, con la sua forza identitaria, trae linfa economica proprio dal mare e per questo intende tutelarlo. Perché vogliamo che sia un’opportunità di crescita e di sviluppo anche per le generazioni future. In quest’ottica si inseriscono una serie di iniziative tra cui la realizzazione del mercato ittico appena inaugurato che è un importante strumento a sostegno dei piccoli pescatori. Ma senza un’eccellente qualità del mare ciò non sarebbe possibile. Per questo da due anni abbiamo varato un nuovo sistema di depurazione collegato direttamente all’impianto di Salerno con una condotta sottomarina che ci garantisce un’assoluta pulizia delle acque. A queste si uniscono altre importanti iniziative promosse prima dal Flag e ora dal Gal Approdo di Ulisse attraverso l’impiego di un futuristico spazzamare e l’impiego di risorse economiche a sostegno della pesca. Come il recente sostegno alla piccola pesca costiera attraverso la sostituzioni delle reti da pesca, realizzate con maglie più grandi utili a evitare catture indesiderate ma anche di consolidare il settore nel futuro attraverso politiche che accompagneranno il percorso di transizione ecologica, economica e culturale. Perché vogliamo essere tutti protagonisti di una comunità organizzata che riesce a fare fronte comune per non lasciare indietro nessuno».