Avellino

di Paola Iandolo 

"Lo sparo in testa" riferendosi al giudice Paolo Cassano che aveva firmato un'altra ordinanza di misura cautelare in presenza dei carabinieri. Per queste minacce la Corte di Appello di Roma, Terza Sezione Penale, in accoglimento delle richieste difensive avanzate dall’Avvocato Rolando Iorio, ha ulteriormente ridotto la condanna inflitta a Kevin De Vito. La pena è stata ridotta dagli 8 mesi di reclusione, inflitti in primo grado, ai 5 mesi di reclusione decisi dai Giudici della Corte di Appello

La ricostruzione 

Il giovane nel gennaio del 2022 - detenuto nel carcere di Bellizzi per i reati di tentata estorsione e sequestro di persona nei confronti di una coppia di tossicodipendenti - quando i carabinieri di Avellino gli notificarono, una nuova ordinanza, con un’accusa di detenzione di armi e falso, iniziò ad inveire, contro il giudice Cassano, firmatario del provvedimento.In primo grado, a fronte di una richiesta a ben 2 anni di carcere avanzata dalla Procura capitolina, Kevin De Vito era stato condannato alla pena di mesi 8 di reclusione ridotti a cinque in Appello.