Avellino

di Paola Iandolo 

Diventa definitiva l’ assoluzione di primo grado per i due ex dirigenti comunali di Avellino accusati di concorso in corruzione. I giudici della Prima Sezione della Corte di Appello di Napoli hanno confermato la sentenza di primo grado emessa nei confronti di Paolo Pedicini e Domenico Piano, difesi dagli avvocati Giovanni Bove e Maria Rusolo dopo che la Procura Generale aveva rinunciato all’Appello per intervenuta prescrizione.

I due funzionari di Palazzo di Città erano stati assolti con la formula ” il fatto non sussiste”. L’accusa nei loro confronti era di corruzione in quanto, stando all’ipotesi accusatoria, non confemata dal dibattimento, dietro esborso di soldi, avrebbero consegnato alloggi comunali a persone non aventi diritto. Per loro il pm aveva chiesto sei anni e sei mesi di reclusione. La sentenza di primo grado era stata impugnata dalla Procura di Avellino. Arriva l’estinzione del procedimento anche per Vivolo Francesco, difeso dall’avvocato Anna Caserta, che era stato condannato per l’accusa di corruzione ad un anno e sei mesi.

I legali dei due imputati assolti, gli avvocati Giovanni Bove e Maria Rusolo, hanno evidenziato come: “Abbiamo sempre avuto fiducia negli organi giudicanti ed affrontato questi anni di processi con il garbo, l’onestà ed il rispetto istituzionale che da sempre sono il faro di condotta del nostro assistito. La scelta della procura generale presso la Corte di appello di rinunciare al gravame, rendendo definitiva la sentenza di primo grado di assoluzione piena per non aver commesso il fatto, chiude definitivamente una delle vicende più tristi e buie della vita amministrativa della città e restituisce a Mimmo Piano la serenità per anni compromessa. La giustizia arriva quando si ha fiducia e ci si augura che in futuro la difesa degli uomini perbene prevalga sul palcoscenico e sul risalto mediatico”.