Torre del Greco

 

Mario Pepe

Sono quattordici i ragazzi con spettro autistico e ad alto funzionamento che da quasi un anno stanno portando avanti un laboratorio su corallo e socializzazione presso l’azienda torrese Enzo Liverino, nell’ambito del progetto “Sulle ali dell’Airone”, promosso dagli operatori del centro dedicato all’autismo attivo all’ospedale Maresca di Torre del Greco e coordinato dal dottor Cesare Principe. Un’attività che rientra in un programma più ampio (che prevede anche laboratori di cucina ed arte bianca, teatro e sport).

Il primo visitatore dell’esposizione è stato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania che ha finanziato l’iniziativa, totalmente gratuita per i partecipanti, che anzi alla fine delle attività avranno diritto a rimborsi fino a 600 euro. “Ma il vero obiettivo è consentire a questi giovani di poter aspirare ad inserirsi nel mondo del lavoro” afferma con orgoglio Principe, che ha guidato la delegazione di operatori che sta portando avanti le attività.

A fare gli onori di casa, il responsabile della ditta Enzo Liverino, che ha guidato anche la visita al museo privato. Con De Luca, tra gli altri, la vicepresidente del consiglio regionale Loredana Raia; il vicesindaco Michele Polese; l’assessore alle politiche sociali Mariateresa Sorrentino; i consiglieri comunali Salvatore Romano e Olimpia Viscovo (quest’ultima è anche operatrice del centro per l’autismo del Maresca); il presidente del Circolo Nautico di Torre del Greco (tra i promotori di “Natale di corallo”) Gianluigi Ascione, sodalizio a cui i ragazzi hanno dedicato un’opera in corso di realizzazione.

Dopo la visita ai lavori dei partecipanti al laboratorio e al museo, Vincenzo De Luca si è intrattenuto con i ragazzi, i loro genitori e gli operatori. “Per me – ha sottolineato il presidente della giunta regionale – è andata benissimo. È stato un concentrato di bellezza e storia. Ho visitato un museo con opere provenienti da ogni parte del mondo e di tutte le epoche. Ma la cosa più importante – ha detto rivolgendosi ai ragazzi – è che ho trovato voi. Nel cammino della nostra vita ci sono sempre difficoltà, con momenti di solitudine e sofferenza.

La vita non è semplice. Dovete avere fiducia in voi stessi ed esprimere ciò che avete dentro. Tanti ragazzi sono superficiali nei rapporti umani. Voi avete tirato fuori la bellezza che avete dentro. Beethoven negli ultimi anni di vita quasi non sentiva, ma aveva dentro la musica. Quest’incontro per un verso ci impegna a proseguire sulla strada tracciata; dall’altro ci fa capire quante cose belle avete dentro e che avete saputo mostrare attraverso le vostre opere”.