La violenza stradale continua a fare vittime a Napoli, dove dall’inizio del 2025 si contano già 19 morti in incidenti stradali, di cui otto pedoni.
Solo nelle ultime 48 ore, due nuovi decessi hanno riacceso l’allarme sicurezza: si tratta di Nazario Cretella, 93 anni, e Mario Castello, 46 anni, entrambi travolti da auto mentre attraversavano la strada in due diversi quartieri della città.
L’anziano, investito in via Simone Martini al Vomero, è morto dopo cinque giorni di ricovero al Cardarelli. Castello, invece, si è spento all’Ospedale del Mare dopo oltre un mese in terapia intensiva, a seguito di un investimento in via Mario Palermo, a Ponticelli.
Indagini in corso e veicoli sequestrati
Sui due incidenti indaga la Polizia Municipale di Napoli, che ha disposto accertamenti tossicologici e il sequestro dei veicoli coinvolti.
Entrambe le vittime stavano attraversando in prossimità delle strisce pedonali. Le salme sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti.
Flash mob “Non chiamateli incidenti”: Napoli in piazza per chiedere sicurezza
Domenica 16 novembre, in occasione della Giornata mondiale delle vittime della strada, il comitato “Napoli città 30” insieme a familiari e associazioni promuoverà un grande flash mob in Piazza Plebiscito con lo slogan: “Non chiamateli incidenti, basta morti in strada.”
La mobilitazione partirà alle 9.30 dalla Galleria Principe di Napoli, con cortei a piedi e in bicicletta che attraverseranno il centro per ricordare le vittime e chiedere più sicurezza.
"Camminare a Napoli è diventato un rischio quotidiano", denuncia Luca Simeone, portavoce del comitato, che ha anche annunciato il deposito di un esposto in Procura per accertare eventuali responsabilità delle istituzioni.
Il Comune: “Più controlli, dissuasori e telecamere in città”
Intanto dal Comune arriva la risposta sul fronte della sicurezza stradale. Dopo l’investimento di una 14enne a Fuorigrotta, l’assessore alla Sicurezza Antonio De Iesu ha annunciato un piano straordinario di controlli e l’installazione di dissuasori di velocità intorno allo stadio Maradona.
"Basta con le gare di scooter – ha detto De Iesu – che mettono a rischio la vita dei giovani e dei residenti. Intensificheremo i presidi fino a mezzanotte, soprattutto nei weekend".
In programma anche il potenziamento della rete di videosorveglianza: oggi Napoli conta 950 telecamere attive e altre 248 in arrivo, finanziate con fondi ministeriali e dal Fondo Sicurezza.
Educazione stradale e prevenzione: la sfida nelle scuole
Secondo l’assessore, la sicurezza passa anche dall’educazione stradale.
Il Comune ha già programmato 25 incontri nelle scuole napoletane da novembre a maggio, per sensibilizzare studenti e famiglie sul rispetto delle regole e dei limiti di velocità.
"Guidare un motorino o un’auto – spiega De Iesu – significa assumersi una responsabilità sociale. Serve una nuova cultura della strada, che parta dai più giovani".