Una rete solida, efficiente, efficace per seguire i malati oncologici, partendo dai medici di base. Una rete che vede al centro il malato nella interazione di distretto sanitario, Rete Oncologica Campana (ROC) e medici di Medicina Generale per garantire percorsi di cura più immediati e personalizzati. Con questo obiettivo è nato il Progetto MEGE-ROC, argomento centrale dell'incontro formativo promosso dall'Asl di Avellino presso l'IPSEO “Manlio Rossi Doria”.
“Abbiamo organizzato questo corso di formazione per rappresentare le potenzialità della MEGE-ROC, la piattaforma rivolta ai medici di medicina generale che andrà utilizzata per la presa in carico dei pazienti oncologici” ha spiegato il direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Concetta Conte a margine dell'iniziativa medica. “Ciò permetterà di abbattere i tempi morti e darà ai medici la possibilità di discutere, tramite la piattaforma, con gli specialisti. Una grande occasione da afferrare al volo” ha aggiunto.
Richiesta esenzione 048 anche online
Ma non solo. Conte ha annunciato che presto sarà attivata la possibilità di richiedere online il codice di esenzione 048. "Questo significa che i pazienti non dovranno più recarsi fisicamente agli sportelli dei distretti, evitando così inutili attese - ha dichiarato - chi ha avuto questa malattia sa cosa significa e questo cambiamento consentirà di migliorare la qualità del servizio, dimostrando una vera attenzione e rispetto per il paziente".
Di Mauro: “La ROC è la terza in Italia: un orgoglio per la Campania”
“Il progetto nasce presso l'Istituto Pascale grazie all'intuizione del responsabile scientifico, il dottor Sandro Pignata. L’obiettivo di questa iniziativa è chiaramente quello di integrare l'ospedale con il territorio, coinvolgendo i medici di medicina generale - ha approfondito Maurizio Di Mauro, direttore generale dell'Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale di Napoli - questi professionisti sono quelli che, sul territorio, hanno la possibilità di intercettare i pazienti, individuando precocemente eventuali patologie oncologiche e indirizzandoli alle strutture competenti, dove potranno essere prontamente presi in carico e avviati a un trattamento adeguato. Si tratta di una rete autentica in cui dialogano costantemente i medici del territorio, i medici di medicina generale e quelli ospedalieri. Un altro motivo di orgoglio è che questo sistema, nato in Campania presso l'Istituto dei Tumori Pascale, è stato richiesto da altre regioni italiane” ha sottolineato.
“Oggi, infatti, anche il Lazio e la Calabria utilizzano lo stesso modello. Secondo quanto riportato da Agenas, la rete oncologica della Campania è la terza in Italia, un risultato che ci inorgoglisce, soprattutto per l’interesse che dimostra verso il benessere dei pazienti” ha affermato.
Per quanto riguarda l'estensione di questa rete, essa coinvolge tutti gli ospedali della regione che si occupano di oncologia: “Un dato particolarmente entusiasmante è che oltre 1.500 medici di medicina generale hanno già aderito alla rete e il numero è destinato a crescere ulteriormente. È fondamentale far comprendere che questa è una battaglia contro una patologia terribile, il tumore, ma che oggi, grazie a questa rete, il tumore si può guarire. Questo è il messaggio che vogliamo trasmettere” ha concluso Di Mauro.