Napoli

In Campania meno della metà degli adolescenti dedica tempo alla lettura di libri non scolastici. Secondo la nuova edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia di Save the Children, solo il 46,4% dei ragazzi legge nel tempo libero, un dato inferiore alla media italiana del 53,8%. Anche la partecipazione ad attività culturali è bassa: solo il 37,4% ha visitato musei o mostre, e appena il 32,3% ha visto siti archeologici, percentuali significativamente sotto i livelli nazionali.

Adolescenti poco attivi: uno su tre non pratica sport

Un elemento particolarmente allarmante riguarda l’attività fisica: il 33,5% dei giovani campani non svolge alcun tipo di esercizio, molto peggio della media italiana (18,1%). La scarsa pratica sportiva, secondo l’organizzazione, riflette disuguaglianze sociali e mancanza di opportunità che pesano sulla crescita di una generazione già colpita dagli effetti psicologici della pandemia.

Le disuguaglianze pesano sul futuro dei giovani

Raffaela Milano, direttrice del Polo ricerche di Save the Children, evidenzia come l’Atlante mostri “tante adolescenze diverse” e come i divari socio-educativi siano oggi più evidenti che mai. Le difficoltà economiche, la ridotta offerta culturale e sportiva e i rischi di isolamento legati all’uso problematico di internet rappresentano una minaccia concreta allo sviluppo equilibrato dei ragazzi.

Dati demografici: gli adolescenti sono sempre meno

Il report mostra anche una forte contrazione demografica. In Italia i ragazzi tra i 13 e i 19 anni sono poco più di 4 milioni (6,86% della popolazione), contro i 6,5 milioni del 1983. Le previsioni indicano un calo continuo, fino a scendere sotto i 3 milioni nel 2050. La Campania rimane comunque la regione con la più alta incidenza di adolescenti (7,6%).

Salute mentale: pochi posti letto e servizi insufficienti

Il quadro della salute mentale è critico. Nel 2023 gli accessi al pronto soccorso per disturbi mentali tra i minori hanno superato le 64 mila unità. Nonostante questo, i posti letto in neuropsichiatria infantile restano poco più di 400 in tutto il Paese.
In Campania ce ne sono soltanto 14, tra i numeri più bassi d’Italia. Anche i servizi post-ricovero – centri diurni, comunità terapeutiche e strutture semiresidenziali – risultano insufficienti: a livello nazionale i posti sono fermi dal 2019 e la Campania può contare su sole cinque strutture residenziali, per un totale di 44 posti.

Dispersione scolastica: Campania ultima in Italia

Sul fronte scuola, la Campania registra il tasso più alto di dispersione implicita (17,6%), quasi il doppio della media nazionale dell’8,7%. Anche la quota degli early school leavers (18-24enni che abbandonano precocemente gli studi) è superiore al dato italiano: 13,3% contro 9,8%.

Studenti stranieri: forte divario con il resto d’Italia

Nell’anno scolastico 2023-24, gli studenti con cittadinanza non italiana rappresentano il 12,2% degli alunni italiani, ma solo il 3,2% in Campania. Nei licei la percentuale scende al 4,1% a livello nazionale e al 2% nella regione, segno di una forte sotto-rappresentazione.

I progetti di Save the Children sul territorio

Save the Children opera in Italia con programmi dedicati al contrasto della povertà educativa. Tra questi ci sono i 27 “Punti Luce”, presenti anche in Campania, e il progetto “Qui, un quartiere per crescere”, attivo tra le altre zone anche nel quartiere Pianura di Napoli. L’organizzazione promuove inoltre iniziative di peer education sul benessere mentale e sostiene una rete di giovani volontari tra i 14 e i 25 anni.