Avrebbe 31 anni, oggi, Giovanni Nardone, tra le più giovani vittime della strada, entrato nella schiera degli angeli a soli 4 anni, quel maledetto 8 febbraio del 1998, quando venne travolto e ucciso da un'auto in corsa. Indossava l'abito di D'Artagnan, Giovanni, quel maledetto giorno e stava rientrando a casa, a Venticano, da una festa di Cernavale. Indossava la maschera di un re dell’avventura, dietro la quale si nascondeva solo un tenero bambino. "Non dimenticherò mai mio figlio – ha raccontato oggi Anna Diglio Nardone, presidente dell'Associazione Vittime della Strada, sezione di Avellino, durante l'evento di sensilizzazine al Convitto Colletta, messo in campo da Polstrada e Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada nell’ambito della settimana in cui si celebra la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”-
Sulle strade ancora troppi morti
"Sulle strade si continua a morire, servono eventi di sensibilizzazione come questo, per insegnare soprattutto ai più giovani l'amore e il rispetto per la vita, che passa imprescindibilmente attraverso la cultura della sicurezza. I nostri cari non tornerano più indietro, ma come familiari delle vittime vogliamo fare del nostro dolore, impegno. Mio figlio venne investito e ucciso, dopo una festa di carnevale. Il mio impegno nasce da questo dolore, perchè possa la mia testimoninanza far sì che il mio dolore non accada ad altre famiglie. Le famiglie si distruggono, su quelle sedie, intorno ai tavoli nelle case, non torneranno mai più a sedere i nostri angeli. Per questo invito i ragazzi ad essere sempre attenti quando sono alla guida, nel rispetto della vita come valore assoluto"-.
L'evento al Colletta
Oggi ad Avellino il tema “Guida Sicuro – Rispetta la Vita!” finalizzato alla promozione della cultura della sicurezza stradale, è stato affrontato nel ricordo di tutte le vittime della strada al Convitto Nazionale “Pietro Colletta” di Avellino. Presenti il Prefetto di Avellino Dott.ssa Rosanna Riflesso, del Questore di Avellino Dott. Pasquale Picone, le massime Autorità civili, militari e religiose del territorio, nonché di una rappresentanza di studenti delle classi quarte e quinte del Convitto Nazionale.