Si arricchisce di un nuovo capitolo giudiziario la tragica storia di Vittorio Senatore, il 16enne di Cetara morto nel settembre 2019, a seguito di un incidente in scooter avvenuto tra Salerno e Vietri sul Mare. I suoi genitori, Domenico e Monica, non hanno mai creduto all’ipotesi dell’incidente autonomo e ritengono che Vittorio, dopo essere caduto, sia stato investito dal motorino che seguiva.
La riapertura delle indagini
La Procura di Salerno, dopo due archiviazioni, nei mesi scorsi aveva riaperto il caso grazie ad un testimone che, ascoltato l’appello lanciato dalla madre di Vittorio ad OttoChannel e diventato virale sui social, a maggio 2024 ha contattato la redazione dell’emittente televisiva campana.
Poi si è recato spontaneamente in Procura e ha raccontato la sua versione di quella notte. Il fascicolo, anche in questo caso è stato archiviato in quanto gli elementi raccolti, per il pm, “non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna”. Ma, di certo, rafforzano i dubbi dei familiari di Vittorio.
Le dichiarazioni del testimone
Nelle dichiarazioni rese il testimone confermava di aver visto “un ragazzo a terra e un motorino, che gli saliva addosso sulla pancia” e che “sul motorino che è passato c’erano due persone”. In particolare il testimone ha raccontato di un “Sh bianco 125 Honda con a bordo due ragazzi che investiva un ragazzo a terra passandogli sopra sulla pancia con la ruota anteriore”. Aggiungeva inoltre di aver visto il ragazzo investito che “era incosciente e vomitava sangue” e un altro a terra “che diceva di essere caduto dallo scooter”.
La riesumazione e l’autopsia
Elementi che, a luglio 2024, hanno portato alla riesumazione della salma di Vittorio, a cinque anni dalla sua morte. Il medico legale, a seguito dell’autopsia, pur non individuando elementi chiari che confermino l’ipotesi dell’investimento non ha potuto escludere con certezza che questo possa essere avvenuto. Nello specifico il consulente tecnico ritiene che il decesso del minore sia avvenuto per “uno shock emorragico determinato dalle multiple lesioni viscerali conseguenti al sinistro stradale”. Per il medico legale - considerato anche che l’autopsia è stata eseguita a distanza di cinque anni dal decesso - “sebbene allo stato non si individuano elementi chiaramente a favore dell’ipotesi di un’azione di sormontamento da pneumatico di motoveicolo, esso non è da escludere con criterio della certezza oltre ogni ragionevole dubbio”.
Una considerazione che lascia dubbi e dolore in chi continua a chiedere verità e giustizia per Vittorio. La famiglia, a pochi giorni dalla notifica degli atti, ha preferito non commentare la notizia, auspicando che, sulla scorta di questi nuovi elementi emersi, Vittorio possa riposare in pace.