Nella notte tra domenica e lunedì, una scossa di terremoto è stata registrata sul Vesuvio alle ore 2:20. I sismografi dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV hanno rilevato un sisma di magnitudo 1.1, molto superficiale, con epicentro localizzato all’interno del Gran Cono del vulcano.
Localizzazione e comuni coinvolti
L’epicentro si trova tra Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio e Ottaviano, a circa 6 chilometri da Portici e Torre del Greco, in provincia di Napoli. Al momento non si segnalano danni a persone o cose. Si tratta della seconda scossa registrata sul Vesuvio in pochi giorni, dopo un sisma di magnitudo 2.3 del 14 novembre scorso, avvertito dalla popolazione a una profondità di circa 2 chilometri.
Distinzione dai Campi Flegrei
L’Osservatorio Vesuviano ha precisato che questi terremoti non sono collegati ai Campi Flegrei, che rappresentano un sistema vulcanico separato. A differenza del bradisismo dei Campi Flegrei, caratterizzato dal sollevamento del suolo, il Vesuvio è soggetto alla subsidenza: il cratere si abbassa lentamente, generando scosse di bassa intensità.
Il Vesuvio: storia e attività attuale
Il Vesuvio è un complesso vulcanico composto dal Monte Somma, caldera più antica, e dal Gran Cono, formatosi dopo l’eruzione del 79 d.C. che distrusse Pompei. Dopo l’ultima eruzione del 1944, il vulcano è entrato in fase di quiescenza, con attività fumarolica e bassa sismicità. I terremoti avvengono principalmente a 1-2 chilometri di profondità e il suolo del Vesuvio si abbassa di circa 6 millimetri all’anno.
La scossa di questa notte conferma l’attività sismica superficiale del Vesuvio, ma non desterebbe preoccupazioni per la popolazione. L’INGV continua a monitorare costantemente il vulcano, garantendo aggiornamenti tempestivi su eventuali variazioni dell’attività sismica o vulcanica.