Da domani, gli operatori telefonici attiveranno a livello di rete un filtro capace di bloccare automaticamente le chiamate che utilizzano un numero mobile italiano fasullo. È il cuore della fase due predisposta dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per contrastare le telefonate moleste che ogni giorno raggiungono milioni di utenti. Il sistema controllerà se il numero esiste davvero, a quale operatore è assegnato e se risulta in uso — per esempio in roaming — prima di instradare la chiamata verso l’Italia. In caso di incongruenze, la comunicazione verrà fermata alla frontiera di rete.
Come funziona lo stop allo spoofing
La tecnologia interviene sul cosiddetto spoofing, la pratica con cui i call center esteri fingono di essere numeri italiani per aggirare i filtri antispam e conquistare credibilità agli occhi del destinatario. Il fenomeno è alla base non solo del telemarketing aggressivo ma anche di numerosi tentativi di phishing che imitano numeri di banche o società note. Con il nuovo filtro, le chiamate che appaiono come cellulari italiani ma partono da sistemi digitali fuori dal Paese verranno bloccate prima ancora di raggiungere il telefono dell’utente.
I limiti ancora presenti
Nonostante il nuovo scudo, la rete non diventerà immediatamente immune dal fastidio delle chiamate indesiderate. Le comunicazioni provenienti da call center italiani regolarmente registrati continueranno a passare, così come le telefonate da numeri esteri autentici che non mascherano la propria identità. Restano inoltre possibili le chiamate da numerazioni italiane utilizzate da operatori fisicamente presenti sul territorio nazionale. La battaglia al telemarketing selvaggio non si chiude qui, ma il volume complessivo delle telefonate fasulle è destinato a ridursi sensibilmente.
La proposta politica sul prefisso unico
In queste ore il tema torna anche nella discussione parlamentare. Fratelli d’Italia ha depositato una proposta di legge per introdurre un prefisso nazionale obbligatorio dedicato alle chiamate di telemarketing. Il nuovo indicativo renderebbe immediatamente riconoscibile la natura commerciale della telefonata, permettendo all’utente di decidere in anticipo se rispondere o meno. L’ipotesi di un prefisso unificato era già stata discussa negli anni scorsi, ma oggi ritorna con maggiore forza alla luce dell’evoluzione tecnologica della rete e delle nuove misure anti-spoofing.
Cosa cambia per gli utenti italiani
Chi risiede in città e piccoli centri noterà una diminuzione delle chiamate provenienti da numeri mobili che imitano cellulari italiani. Non è necessario scaricare app, attivare servizi o modificare impostazioni: tutto avviene automaticamente sugli apparati di rete degli operatori. Resta comunque utile mantenere l’iscrizione aggiornata al Registro pubblico delle opposizioni, che continua a rappresentare il riferimento istituzionale per limitare la ricezione di telefonate commerciali indesiderate.
Una rete più protetta
Il nuovo filtro rappresenta una delle più significative azioni di contrasto al telemarketing attuate finora nel nostro Paese. Dopo l’intervento estivo sui numeri fissi, l’estensione ai numeri mobili segna un ulteriore passo verso una rete più trasparente e sicura. Domani inizia una fase nuova, in cui molte chiamate moleste resteranno intrappolate prima ancora di squillare, restituendo al telefono degli italiani una maggiore serenità quotidiana.Stop ai numeri mobili falsi: dal 19 novembre scatta il filtro che blocca lo spoofing.