di Gerardo Casucci
Se conta la federazione conta la nazionale. Se tanto mi dà tanto quale potrebbe essere la massima aspirazione di quella italiana? Nessuna.
Un aggregato di esseri umani (rigorosamente xy) si è arrogato il diritto di essere depositari della verità (e pure del privilegio) con il risultato finale che l'Italia colleziona brutte figure in giro per il mondo in attesa di cambiare - non accadrà mai - i vertici di tutte le principali istituzioni calcistiche e arbitrali.
In un paese normale, dopo una sconfitta per 4 a 1 in casa, non contro il Brasile del 1970, ma contro la Norvegia del 2025, si sarebbero dimessi in massa tutti. Vergognatevi!