Sono finiti ai domiciliari tre imprenditori operanti nel settore farmaceutico, ritenuti responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. L'ordinanza del gip del tribunale di Vallo della Lucania arriva dopo le indagini condotte da Procura e Guardia di finanza.
I tre indagati, a vario titolo amministratori di fatto e di diritto di una società di rivendita all’ingrosso di farmaci, secondo l'accusa ne avrebbero provocato il dissesto, provocando debiti per oltre 4 milioni di euro nei confronti dell'Erario e dei fornitori.
"Gli accertamenti contabili svolti hanno evidenziato anche una tenuta della contabilità in violazione dei principi di trasparenza e veridicità, rendendola di fatto inattendibile, nonché la significativa distrazione di rimanenze di magazzino per un importo non inferiore a quattro milioni di euro - scrive il procuratore Francesco Rotondo nella nota stampa -. Ancora, uno degli indagati, prima della formale dichiarazione di liquidazione giudiziale, disponeva direttamente dal conto della fallita bonifici sul proprio conto. In sostanza le indagini hanno disvelato che la società, di fatto, acquistava medicinali in quantità enormemente superiori al proprio fabbisogno, per poi rivenderli all’ingrosso - peraltro senza le necessarie autorizzazioni - ad altre farmacie e parafarmacie riconducibili agli stessi indagati, senza che nella gran parte dei casi venisse eseguito alcun pagamento".