"La sera del 23 novembre 1980 i cittadini stavano celebrando la festa della Madonna degli Afflitti e il fatto che si trovassero fuori dalle loro abitazioni li salvò da morte certa. Purtroppo, 12 persone rimasero sotto le macerie e tanti edifici andarono in frantumi, ma la “casa” della Vergine rimase in piedi".
Così il parroco di Gesualdo, padre Enzo Gaudio, sul numero in edicola di Maria con te, settimanale mariano del Gruppo Editoriale San Paolo, ricorda l’intervento celeste della Vergine durante il sisma che devastò l’Irpinia 45 anni fa.
"Subito dopo il terremoto, i fedeli si riunirono in lacrime nel sagrato della chiesa, si abbracciarono e cominciarono le ricerche dei superstiti. Per almeno un trentennio, questo fu l’unico tempio che continuò ad accogliere i gesualdini: tutti gli altri risultarono inagibili e, durante i lunghi restauri, le loro statue vennero custodite qui.
Ogni volta che festeggeremo la nostra Madre Celeste, ripenseremo a quei momenti. Grazie a Lei ci siamo rialzati quella volta e continueremo a farlo".