PALMOLI (CHIETI) – Nathan Trevallion, 51 anni, e Catherine Birmingham, 45, davanti alla casa nel bosco di Palmoli. Il capofamiglia in un momento d’imbrunire sulle colline del Chietino appare a un passo dalle lacrime: «Sono distrutto. I bambini sono traumatizzati. Li ho visti dieci minuti questa mattina, il tempo di lasciare indumenti e giocattoli, e li ho dovuti lasciare. Nel centro dove li hanno portati non è prevista la mia presenza». Alla madre, Catherine, è stata concessa la presenza ma solo a colazione e prima che si addormentino. Lei racconta: «Li vedo stranamente ed euforici, e capisco che è la dimostrazione della loro ansia. Vorrebbero tornare a casa, tornare ad essere un nucleo familiare. Io resto qui, non li lascio soli».

Ha poi ricordato la mamma che tutti e cinque vogliono mantenere il loro stile di vita: «I nostri figli non andranno in una scuola ortodossa, continueranno invece con un’educazione familiare e naturale, si chiama unschooling e ti connette con la parte destra del cervello». Intanto il padre, Nathan, ha ribadito la determinazione: «Io non sono matto, scelgo la natura. Riporterò a casa i miei figli». Il progetto della ristrutturazione della casa in pietra nei boschi bassi di Palmoli prevede il raddoppio delle stanze e l’installazione di un bagno a secco. Per la coppia è pronto l’appello contro l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila che ha tolto la potestà genitoriale.

Il caso è esploso come terreno di scontro. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha parlato della possibilità di invio di ispettori: «Strappare un bambino dalla famiglia è un atto estremamente doloroso e grave». Il vicepremier Matteo Salvini ha definito la vicenda «un sequestro di tre bimbi tolti alla madre e al padre in maniera indegna, preoccupante, pericolosa e vergognosa». Ha anche annunciato che la prossima settimana sarà in Abruzzo. I giudici e gli assistenti sociali, ha attaccato, «non rompano le scatole». A rispondere alle critiche l’Associazione Nazionale Magistrati che ha affermato che l’atto del tribunale «si fonda su valutazioni tecniche ed elementi oggettivi: sicurezza, condizioni sanitarie, accesso alla socialità, obbligo scolastico» e che è stato adottato «con finalità esclusivamente protettive». Ha addirittura definito l’ordinanza come «stramotivata» e ha invitato la politica a «leggere i provvedimenti prima di attaccare a occhi chiusi».