Salerno

Una tragedia con tanti punti oscuri. Salernitana-Potenza ritornano ad affrontarsi dopo 18 anni ma la mente ritorna a 62 anni fa, alla tragedia del Vestuti che costò la vita a Giuseppe Plaitano. Un dramma che segnò il rapporto tra la violenza e il calcio, il primo tifoso scomparso sugli spalti di uno stadio durante una sfida.

Era il 28 aprile 1963 quando al Vestuti la Salernitana sfida il Potenza. Come oggi, la città era alle prese con le elezioni politiche. I lucani passano in vantaggio con Rosito con i granata che protestano per un fuorigioco non assegnato. Nel finale di gara però gli animi si accendono. Un presunto rigore su Visentin non concesso fa schizzare alle stelle la tensione. Un tifoso prova ad invadere il campo ma viene bloccato. Gli episodi si susseguono e spingono le forze dell’ordine ad intervenire. La situazione degenera e anche sugli spalti i tifosi vengono raggiunti dal lancio di fumogeni e lacrimogeni che rendono tutto ancora più complicato. Nei pressi della tribuna stampa siede Giuseppe Plaitano, 48enne ex maresciallo di Marina. Un proiettile vagante lo colpisce alla testa e lo uccide. I soccorsi sono inutili. Seguiranno quelle che le cronache racconteranno come un "assedio di fuoco" durato ben sette ore. Una pagina nerissima per lo sport non solo salernitano ma italiano, per una vicenda rimasta poco chiara, con tantissimi punti oscuri a distanza di 62 anni.