Avellino

Gaffe di Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile, nel giorno del ricordo del terremoto dell’Irpinia. Sui social nel suo post commemorativo rivolto al 23 novembre 1980, invece di utilizzare un’immagine del sisma che devastò Campania e Basilicata, ha pubblicato una foto del terremoto di Amatrice (Rieti) del 2016. 

I morti vanno rispettati

"No, ministro, Amatrice non è l'Irpinia. No, ministro, ricordare significa rispettare i morti, i luoghi, le storie, le famiglie. No ministro, rappresentare gli italiani comporta attenzione, cura, fatica". Lo scrive il senatore Dem Filippo Sensi sui social nel commentare la foto errata postata dal ministro Nello Musumeci. . 

La gaffe social

L'inciampo di Musumeci ha acceso le polemiche sulla sua pagina Facebook, dove molti utenti hanno fatto notare l’errore, altri hanno commentato con ironia, qualcuno con amarezza. Infatti, il 23 novembre resta una data che pesa nella memoria degli italiani. Nel 1980 l’Irpinia venne messa in ginocchio da un terremoto che uccise migliaia di persone e cambiò per sempre il volto di un territorio. Fu proprio da quella tragedia che nacque la moderna Protezione civile. La stessa Protezione civile poi naturalmente intervenuta anche dopo il terremoto di Amatrice. 

La nota dell'agenzia

"In qualità di agenzia di comunicazione del Ministro Musumeci oggi abbiamo pubblicato un post commemorativo sul terremoto in Irpinia in cui abbiamo erroneamente postato una foto del sisma di Amatrice. Ci assumiamo pienamente la responsabilità dell'accaduto e desideriamo porgere le nostre più sincere e profonde scuse agli abitanti dell'Irpinia, alla comunità di Amatrice, al ministro Musumeci e a tutte le persone che si sono sentite offese dal contenuto pubblicato sui canali social del ministro". E' scritto una nota diffusa sui social da SocialCom Italia "Da napoletano - spiega Luca Ferlaino, Presidente SocialCom Italia - ho vissuto personalmente il dramma del terremoto negli anni '80 e purtroppo conosco bene quanta morte e quanto dolore abbia portato alla comunità campana. Questa circostanza - conclude - mi mortifica ancora di più: sono profondamente addolorato per l'errore materiale che ha generato il post in questione".