Avellino

L’obesità è associata a sintomi digestivi vari. In effetti, alcuni studi dimostrano, per esempio, un’associazione tra l’obesità e la diarrea cronica. L’impatto sull’incontinenza fecale non è chiaro, anche se alcuni studi hanno evidenziato patologie della pelvi nei pazienti obesi.

Il meccanismo dell’incontinenza nell’obesità non è conosciuto. L’obbiettivo dello studio è di valutare la relazione tra l’obesità e l’incontinenza fecale e di conoscere il funzionamento dell’ano e del retto in questa situazione.

Si tratta di uno studio retrospettivo condotto nel 2015 in pazienti che avevano beneficiato di una manometria ano-rettale ad alta risoluzione. Essi sono stati divisi in 4 gruppi in funzione del loro indice di massa corporea (BMI): normale BMI <25kg/m2, sovrappeso BMI tra 25 e 29,9, obesità di grado 1 BMI tra 30 e 34,9, e obesità di grado 2 e 3 BMI >35. 552 pazienti avevano beneficiato di una manometria dell’ano e del retto ad alta risoluzione (MAR), tra i quali 96 per incontinenza. L’incontinenza fecale era significativamente più frequente in caso di obesità di grado 2 – 3 (31,7% versus 13% nei non obesi). Comunque, riguardo alla manometria (MAR) non vi era differenza tra i pazienti obesi o con BMI normale per quanto concerne i parametri della pressione anale a riposo, o della contrazione anale durante le manovre della defecazione. Per contro esisteva un fallimento riguardo all’espulsione del palloncino nei pazienti obesi di grado 2 e 3 versus i non obesi.

D’altronde, nel gruppo dei pazienti in sovrappeso o obesi, il volume medio della prima sensazione rettale durante il gonfiamento del palloncino era più elevato nei pazienti con obesità di grado 2 e 3 in rapporto al gruppo non obesi. In analisi multivariata, dopo correzione dei fattori di confusione, l’obesità di grado 2 e 3, ma non il sovrappeso o l’obesità di grado 1, restava un fattore di rischio indipendente di incontinenza fecale.

Naturalmente nei non obesi non vi era alcun problema. In conclusione questo studio dimostra che l’obesità di grado 2 e 3 è un fattore di rischio di incontinenza fecale. Sarebbe interessante conoscere l’impatto della perdita di peso sull’evoluzione dell’incontinenza fecale.

L'autore è Medico - Endocrinologo