Catherine Louise Birmingham gestiva un canale video e un sito dedicato alla divulgazione del suo libro e a pratiche descritte come attività di “guaritrice spirituale”. In numerosi contenuti i tre bambini comparivano davanti alla webcam, spesso coinvolti nelle dirette. La donna sosteneva di essere fuggita dalla sua abitazione dopo problemi legati a un’intossicazione da funghi avvenuta nel 2024, episodio che aveva fatto scattare l’attenzione dei servizi sociali. L’allontanamento dei bambini è avvenuto il 13 novembre scorso dopo un anno di contrasti con i genitori. Nei documenti degli assistenti sociali emergono termini come “preoccupante negligenza genitoriale”, “mancata scolarizzazione”, “isolamento” e la necessità di una verifica tecnica sulla sicurezza dell’ambiente domestico. I minori non risultavano iscritti a scuola, né la famiglia aveva prodotto la documentazione necessaria per praticare l’istruzione parentale.

La richiesta di denaro per gli accertamenti sanitari

Quando il tribunale ha richiesto certificati medici necessari per visite neuropsichiatriche e analisi del sangue, i genitori hanno prima rifiutato gli accertamenti e poi posto una condizione: avrebbero acconsentito solo se fosse stato corrisposto un compenso di 50 mila euro per ciascun figlio. Una pretesa che ha ulteriormente aggravato il quadro già compromesso. Il tribunale ha segnalato che la casa in cui la famiglia viveva non aveva i requisiti minimi: assenza di agibilità, impianti elettrici e idrici non conformi, mancanza di riscaldamento e condizioni igieniche ritenute rischiose, con potenziali conseguenze respiratorie. Parallelamente, negli anni la coppia aveva avviato raccolte fondi online, ottenendo somme inferiori rispetto agli obiettivi fissati. Alla luce degli elementi raccolti, il tribunale per i minorenni dell’Aquila ha disposto l’allontanamento dei tre bambini e la sospensione della responsabilità genitoriale. La decisione è motivata dal rischio per la salute fisica e psicologica dei minori, dal contesto familiare ritenuto inadeguato e dalla mancata collaborazione dei genitori con le autorità.