Potrebbe essere una giornata destinata a segnare un passaggio storico nel conflitto fra Ucraina e Russia. Secondo quanto riportato da Abc, una delegazione ucraina avrebbe accettato i termini preliminari di un potenziale accordo di pace definito insieme agli Stati Uniti. «Gli ucraini hanno accettato l’accordo di pace», ha riferito un funzionario americano, spiegando che restano solo «alcuni dettagli minori» da definire prima che il testo possa considerarsi definitivo.

La cornice diplomatica tra Ginevra e Abu Dhabi

La mediazione internazionale si sta muovendo su più tavoli. A Ginevra, delegazioni di Ucraina e Stati Uniti hanno lavorato a una bozza in 19 punti, considerata la base per un’intesa più ampia. Parallelamente, secondo quanto indicato dalla Bbc, colloqui fra Washington e Mosca sarebbero in corso ad Abu Dhabi. Il presidente statunitense ha parlato di un momento «vicino a un’intesa», pur riconoscendo che il documento elaborato a Ginevra resta vago su passaggi essenziali. Dal Cremlino è arrivata una nuova critica all’Unione Europea, giudicata «controproducente» nel processo negoziale.

Le pressioni di Kiev e il ruolo di Trump

La leadership ucraina punta a consolidare il fronte diplomatico e, secondo fonti governative, insiste sulla necessità di un incontro diretto tra il presidente americano Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Un passaggio che Kiev ritiene utile per fissare alcuni paletti politici prima della stesura finale dell’intesa. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha ribadito che nel testo dovranno essere inclusi i principi fissati nei colloqui di Anchorage, punto di riferimento per Mosca.

Tensioni militari ai confini della Nato

Mentre i negoziati avanzano, la situazione sul terreno resta delicata. L’Aeronautica romena ha fatto decollare due F-16, affiancati da due Eurofighter della polizia aerea tedesca, dopo la violazione dello spazio aereo da parte di due droni non identificati. In Moldova un episodio simile ha portato all’evacuazione preventiva di alcune aree. Segnali che confermano come la regione continui a vivere un clima di forte instabilità nonostante il cauto ottimismo dei canali diplomatici.