Napoli

Il risultato delle elezioni Regionali in Campania consegna un Consiglio rinnovato, dominato dal "campo largo" di Roberto Fico, ma con un dato sulla rappresentanza femminile che solleva serie riflessioni. Su un totale di 50 seggi assegnati, le donne elette sono solamente otto, pari a un esiguo 16% del totale. Un dato che conferma le persistenti difficoltà nell'affermare la parità di genere ai vertici delle istituzioni campane. Un elemento di omogeneità geografica è emerso: tutte le otto elette provengono dalla sola circoscrizione di Napoli, lasciando completamente prive di rappresentanza femminile le province di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento.

Le Donne Elette in Consiglio Regionale per Coalizione e Partito

Le otto consigliere elette si dividono quasi equamente tra maggioranza e opposizione, pur considerando lo scarto netto dei seggi totali (32 a 18 per il Centrosinistra).

Coalizione di Maggioranza (Campo Largo) - 5 Elette su 32 Seggi

Le cinque donne che siederanno tra i banchi che sosterranno il neopresidente Fico (15,6% dei seggi della maggioranza) appartengono ai seguenti partiti:

Partito Democratico (PD) Loredana Raia Napoli
Bruna Fiola (Pd) Napoli
Francesca Amirante (Pd) Napoli
Elena Vignati (M5S) Napoli
 Lucia Fortini Lista "A Testa Alta" Napoli

Coalizione di Opposizione (Centrodestra) - 3 Elette su 18 Seggi

Il Centrodestra vede tre donne elette (16,6% dei seggi dell'opposizione), con una distribuzione concentrata in tre partiti principali:

Fratelli d'Italia (FdI) Ira Fele Napoli
Forza Italia (FI) Susy Panico Napoli
Lega Michela Rostan Napoli

Le Non Elette: Voti e Volti Noti

Il voto campano ha anche sancito la mancata elezione di alcune candidate che avevano catalizzato l'attenzione mediatica o sociale durante la campagna: Daniela Di Maggio (Lega): La madre di Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso a Napoli, candidata come capolista per la Lega, ha raccolto solo 964 voti e non è riuscita a entrare in Consiglio. La sua candidatura, legata alla battaglia per la legalità, non ha trovato il necessario riscontro elettorale.

Souzan Fatayer (Alleanza Verdi e Sinistra - AVS): Paladina dei diritti dei palestinesi, la candidata è risultata la seconda dei non eletti nella lista AVS a Napoli con 5.094 voti. Nonostante la visibilità mediatica, anche a causa di polemiche sorte durante la campagna, l'elezione non è scattata.

Maria Rosaria Boccia (Dimensione Bandecchi): La sua candidatura ha avuto un riscontro estremamente basso, appena 118 voti, a dispetto della notorietà dovuta alla vicenda che la vide protagonista con l'ex Ministro Gennaro Sangiuliano.

Le quote rosa non bastano 

Nonostante la legge elettorale regionale preveda l'alternanza di genere nelle liste (le cosiddette "quote rosa"), il meccanismo delle preferenze continua a penalizzare pesantemente le candidate donne. Il dato dell'esclusiva elezione di consigliere nella sola circoscrizione di Napoli è sintomatico di un problema di radicamento politico o di riconoscimento elettorale che non riesce a valicare i confini del capoluogo. Sebbene l'attuale percentuale del 16% sia lievemente migliorata rispetto ad alcune legislature passate, essa è ancora lontanissima dall'obiettivo del 40% previsto per la rappresentanza di genere negli organi politici, e quasi a metà strada rispetto alla media nazionale. La politica campana ha l'obbligo di interrogarsi sul perché, a parità di candidature, le preferenze si concentrino in modo preponderante sugli uomini. La sfida per il neopresidente Fico non sarà solo quella di garantire la parità in Giunta, ma di promuovere attivamente una cultura politica che riconosca e valorizzi il contributo femminile oltre la soglia minima imposta dalla legge.