Santa Maria Capua Vetere

"I fatti risalgono  al mese di gennaio del 2024 allorquando un detenuto di Nocera Inferiore, classe 1981, a seguito di un banale diverbio insorto con un vice sovrintendente della polizia penitenziaria, oggi in pensione, ed all'epoca in servizio presso il reparto Danubio, veniva lasciato "in punizione" per ben 4 ore, dalla 17 alle 21, fuori il locale passeggio, ossia nel cortile esterno, sotto una pioggia battente in una fredda serata invernale". A diramare la notizia attraverso una nota è l'avvocato avellinese Rolando Iorio.

"Il sovrintendente procedeva anche a redigere una relazione di servizio nella quale esponeva che il detenuto in maniera arbitraria si era rifiutato di rientrare nella propria cella, restando volontariamente nel cortile esterno, minacciando ed imprecando contro gli agenti della polizia penitenziaria.

Ne nasceva un procedimento penale a carico del quarantaquattrenne di Nocera Inferiore per il reato di resistenza a pubblico pfficiale.

Nella giornata di ieri, il detenuto difeso dal proprio legale di fiducia, l'avvocato Rolando Iorio, è stato assolto dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nella persona del giudice Francesco Maione, con la formula più ampia "perchè il fatto non costituisce reato".

"L'imputato, in videocollegamento dal carcere di Salerno, ha assistito alle dichiarazioni rese in aula dal vice sovrintendente che aveva redatto la relazione di servizio contro di lui.

A seguito della istruttoria dibattimentale svolta e prima della pronuncia assolutoria, il giudice Maione ha disposto anche la trasmissione degli atti ala procura di Santa Maria Capua Vetere per la valutazione di eventuali ipotesi di reato".

Grande soddisfazione da parte della Difesa dell'imputato, rappresentata dall'Avvocato Rolando Iorio, il quale ha evidenziato la profonda ingiustizia che si stava compiendo a carico del proprio assistito, ricordando anche i fatti della cosiddetta "mattanza", avvenuta nel medesimo carcere, dove difende proprio Ciro Esposito Ciro,cil primo detenuto in assoluto che denunciò i fatti avvenuti il 6 Aprile 2020 all'interno del Carcere F. Uccella di Santa Maria Capua Vetere.