La notizia è che il film Eyes Wide Shut, ultimo film di Stanley Kubrick, viene proposto sulla tv generalista. Una notizia perché rappresenta una vertigine cinematografica tra erotismo, mistero e psicologia, sospesa tra sogno e realtà. Il regista, ossessionato dalla perfezione e dalla profondità psicologica dei suoi personaggi, impose regole rigidissime durante le riprese, specialmente ai protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman. La coppia, sposata all’epoca, fu sottoposta a una lunga e dura lavorazione che segnò sia la loro vita privata che la tensione vissuta sul set.

L’episodio più discusso riguarda le famose “50 posizioni erotiche” che Nicole Kidman dovette interpretare nella scena di sesso immaginaria con l’ufficiale di marina, incarnazione delle fantasie del suo personaggio Alice. Kubrick obbligò l’attrice a girare per sei giorni, con infinite ripetizioni di movimenti e pose, fino a renderla completamente esausta e vulnerabile, vietandole qualsiasi comunicazione con Tom Cruise a proposito di ciò che avveniva sul set per aumentare la tensione psicologica e la gelosia tra i due, un effetto che doveva riverberarsi anche sull’alienazione dei personaggi.?

La diretta partecipazione di Kubrick – sempre presente e meticoloso – si concretizzò anche in molte altre direttive estreme e quasi maniacali. Fu proibito a Tom Cruise persino di osservare le riprese delle scene più intime della moglie, alimentando il senso di separazione e mistero. Gli attori ricevevano istruzioni differenti, segrete, che non potevano condividere l’uno con l’altro: un modo per spezzare la complicità coniugale e far emergere la solitudine emotiva dei protagonisti.

Eyes Wide Shut fu girato in oltre 400 giorni, diventando il film con il set più lungo della storia del cinema. La cura maniacale di Kubrick e il clima teso tra i due attori ha reso quest’opera il simbolo stesso dell’enigma kubrickiano: tutto doveva risultare disturbante e ambiguo, sia per chi lavorava alla pellicola sia per chi la osserva sullo schermo. Il tema della gelosia, dell’infedeltà immaginata e dell’eros come via verso il perturbante viene esasperato dalle scelte di regia, profondamente legate alla personalità del visionario cineasta.

Oltre al racconto di queste 50 posizioni erotiche mai realmente esplicitate ma suggerite dal montaggio, Eyes Wide Shut è costellato da altre curiosità e segreti: scene girate mille volte, attori tenuti all’oscuro da ciò che stava succedendo, un romanzo (“Doppio sogno” di Schnitzler) che attraversa il film come una seconda trama parallela, la morte di Kubrick pochi mesi prima dell’uscita. Il successo del film, sia commerciale sia di critica, fu il suggello di un viaggio dentro il desiderio, la paura, il mistero della coppia e la mente umana. L’effetto finale è una pellicola che disorienta, coinvolge e lascia interrogativi intatti, come il suo regista avrebbe desiderato