45° anniversario del terremoto dell’Irpinia è questo il titolo della tavola rotonda organizzata per venerdì 28 novembre presso il teatro Carlo Gesualdo di Avellino.
Il convegno si aprirà alle ore 10.30 con i saluti istituzionali e l’introduzione ai lavori di Mario Bellizzi
comandante vigili del fuoco di Avellino, del prefetto, Giuliana Perrotta commissario straordinario comune di Avellino, Rizieri Buonopane presidente provincia di Avellino, prefetto Rossana Riflesso, Fabio Ciciliano, capo dipartimento protezione civile e del prefetto Matteo Piantedosi ministro dell’Interno. Moderatore della tavola rotonda è stato scelto l'attento giornalista Pierluigi Melillo, direttore dell'emittente televisiva regionale Otto Channel.
La prevenzione dal rischio sismico è un compito ciclopico, complesso, ma la scienza e la tecnologia hanno fatto passi considerevoli negli ultimi anni anche nell’ambito delle conoscenze di sismologia e ingegneria sismica.
L’esperienza e le innumerevoli campagne di sensibilizzazione tra i cittadini da parte delle istituzioni e delle associazioni di volontariato hanno contribuito a diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza, favorendo un dialogo diretto con i cittadini e rafforzando il senso di partecipazione attiva alla riduzione dei rischi.
Il dipartimento nazionale della protezione civile in prima linea affronterà nel dettaglio, il tema del rischio sismico e delle innovazioni e come affrontare i terremoti.
La determinazione del rischio sismico è fondamentale per le decisioni prese riguardo alla mitigazione del rischio e nella gestione dello stesso terremoto, nelle fasi d’emergenza che si traducono in adeguate politiche di prevenzione e riduzione del rischio.
"L’Italia, l'Irpinia in particolare è, per le sue caratteristiche geomorfologiche, un territorio ad elevato rischio sismico. Fare memoria è creare futuro, affinché i giovani siano consapevoli del passato e preparati ad affrontare con consapevolezza le emergenze future - afferma il comandante provinciale dei vigili del fuoco Mario Bellizzi.
Obiettivo del convegno è quello di non dimenticare il "Fate presto" diventato simbolo del terremoto del 23 novembre del 1980 i segni di quei momenti traumatici, devono essere un prezioso strumento di memoria, riflessione e cambiamento.