Napoli

Questa mattina, presso i locali della Parrocchia San Francesco Caracciolo, a Miano, si è tenuto l’evento conclusivo di “Un’altra chance”, progetto promosso dalla Cooperativa “Il Quadrifoglio”, finanziato da Cassa Ammende e dalla regione Campania in collaborazione con l’Ufficio del Garante campano delle persone private della libertà personale, l’Ufficio UEPE ed il Provveditorato campano dell’amministrazione penitenziaria.

Il percorso, avviato lo scorso aprile si è concluso coinvolgendo 11 persone in esecuzione penale esterna presso la Parrocchia di Miano e 10 ristretti del Padiglione Firenze del Carcere di Poggioreale.

“Un’altra chance” è stato strutturato in più fasi: partendo dall’orientamento e dal bilancio delle competenze individuali, sono state proposte ai partecipanti attività mirate al sostegno della genitorialità nonché al recupero/rafforzamento delle competenze informatiche di base.

All’evento finale sono intervenuti: Samuele Ciambriello, Garante delle persone private della libertà personale della Campania, Lidia Ronghi, Presidente della Cooperativa “Il Quadrifoglio”, le rappresentanti dell’Ufficio UIEPE di Napoli, Ughetta Pumilia e Dora Guastella e Padre Carlo De Angelis, cappellano presso il Centro penitenziario “P. Mandato” di Secondigliano.

L’iniziativa ha rappresentato l'occasione per un importante momento di riflessione.                            

"Mi batterò perché vengano investiti ancora fondi in iniziative che favoriscano il cambiamento dei ristretti.  Sono piccole cose dal valore non quantificabile, inestimabile. Non è nei numeri che siamo soliti misurare l’importanza di iniziative simili, ma nella loro capacità di generare umanità, responsabilità e speranza. Il carcere non deve essere un luogo di sola detenzione, ma di rieducazione e reinserimento sociale. In Italia, al giorno d’oggi, 63 mila detenuti in totale, all’incirca 15 mila in più rispetto la capienza massima. Ci sono 8 mila persone nelle carceri italiane di cui 904 in Campania devono scontare solo un anno di carcere, non avendo reati ostativi o reati di sangue e 302 solamente sei mesi di carcere. Servirebbero strutture e misure alternative che fungano da ponte, come la cooperativa “Il Quadrifoglio”, dal valore inestimabile”.

Con queste parole il Garante delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello, ha salutato l'iniziativa ringraziando tutti gli organizzatori ed i partecipanti.

"È fondamentale dare la possibilità di trascorrere del tempo e fare al contempo esperienze di vita con detenuti ed ex detenuti, solo in questo modo si può raggiungere un reale cambiamento”.

Perché è vero che gli incontri cambiano le persone.

La nostra equipe, sia qui a Miano con le persone in esecuzione penale esterna, sia con i ristretti del padiglione Firenze di Poggioreale, ha operato infondendo empatia, sentimento ed emozioni.

“Auspico che possano esserci ancora altri bei viaggi come questo", ha dichiarato Lidia Ronghi, Presidente della Cooperativa Quadrifoglio.

Bisogna sempre offrire "Un'altra chance". Ringrazio soprattutto il Garante Samuele Ciambriello e il Quadrifoglio perché rema sempre in un’unica direzione, la mia stessa direzione: remare a fianco di chi ha bisogno. Poter contare su operatori con i quali condividere gli stessi ideali è prezioso.

È una fortuna avere partner simili, professionisti competenti e disponibili ad operare in questo campo di responsabilità, come sostiene il Garante. Perché, come dice un uomo a me molto caro: "Non si può essere mai felici da soli e ogni uomo deve essere un mio fratello", così Padre Carlo De Angelis, cappellano del Centro Penitenziario di Secondigliano conclude il discorso.