Napoli

Lo storico Giardino Romantico di Palazzo Reale sta per svelarsi al pubblico in tutto il suo splendore originario. Grazie a un complesso e meticoloso progetto di restauro, il giardino sta recuperando la leggibilità del suo disegno e dei suoi valori compositivi risalenti al periodo otto-novecentesco, configurandosi nuovamente come una preziosa testimonianza del sapere scientifico, tecnico e botanico che ha caratterizzato i giardini della reggia nel corso dei secoli.

I lavori, iniziati nel settembre 2024, hanno comportato la chiusura dell'area alla fruizione pubblica per consentire la risistemazione delle componenti vegetale, impiantistica e architettonica. Il cantiere, che ha visto la sospensione delle attività nei mesi estivi più caldi – necessaria per la messa a dimora delle piante e la realizzazione dei tappeti erbosi – ha ripreso a metà settembre e si è ormai concluso.

La Complessa Stratificazione Storica e Botanica

La complessità dell'intervento è stata illustrata eccezionalmente ai visitatori nell'ambito dell'iniziativa "Aspettando Primavera". Durante visite guidate, l'architetto paesaggista Marco Ferrari, direttore dei lavori, ha raccontato il restauro filologico del sito."L'intervento è stato analizzato e progettato dopo due anni di studi, ricerche e indagini, con la finalità di arricchire il patrimonio vegetale e recuperare la valenza del collezionismo botanico," ha spiegato l'architetto Ferrari. Oltre al rifacimento di pavimentazioni e impianti, i lavori si sono concentrati sugli esemplari arborei esistenti, attraverso potature mirate a riequilibrare portamento e dimensione delle piante, ma anche con abbattimenti necessari alla messa in sicurezza a seguito di indagini diagnostiche e fitostatiche.

La riorganizzazione della collezione botanica è avvenuta con un approccio storicamente informato. La selezione di nuovi alberi, arbusti e piante erbacee è stata effettuata basandosi sugli elenchi redatti da Friedrich Dehnhardt, il "giardiniere botanico" di Ferdinando II di Borbone che progettò il giardino negli anni Quaranta dell'Ottocento, pur adattando le specie ai mutati scenari ambientali attuali.

Un Investimento per la Cultura e la Sicurezza

Gli interventi sono stati finanziati con oltre 900mila euro nell'ambito del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali, promosso dal Ministero della Cultura.Tiziana D'Angelo, direttrice delegata di Palazzo Reale di Napoli, ha sottolineato l'importanza dell'operazione. "Oggi abbiamo voluto aprire le porte del cantiere affinché i visitatori potessero constatare la complessità del restauro di circa un ettaro e mezzo, che rappresenta un vero gioiello, polmone verde al centro della città, ma anche soprattutto luogo della cultura da preservare e rispettare."

L'architetto Almerinda Padricelli, responsabile del progetto, ha rimarcato come il restauro non si sia limitato alla componente vegetale, ma abbia incluso anche l'infrastruttura e l'impiantistica. Il rifacimento delle pavimentazioni ha infatti permesso l'adeguamento degli impianti sottostanti (idrico-sanitario, antincendio, di irrigazione e di illuminazione), elementi fondamentali per garantire una manutenzione costante e una gestione sostenibile delle risorse nel tempo. Questo recupero è cruciale per offrire ai visitatori una fruizione in sicurezza di un luogo che connette non solo gli spazi museali del Palazzo Reale, ma anche la vicina Biblioteca Nazionale e il Teatro San Carlo, all'interno del complesso monumentale.

Mentre il Giardino Romantico è in fase di ultimazione, è stato recentemente avviato un ulteriore cantiere, focalizzato sul restauro della cancellata monumentale che circonda il giardino lungo via San Carlo.