Nel momento più difficile l'Avellino ha centrato la reazione, ma soprattutto i tre punti battendo il Sudtirol rinnovando la distanza netta dalla zona rossa. Ai lupi è bastata la prima soluzione offensiva per firmare il vantaggio e il gol vittoria. Al 10' la serie di sponde e appoggi tra Tutino e Palumbo ha aperto alla giocata in verticale per Biasci, abile a girare subito con il destro verso lo specchio battendo Adamonis e sbloccando l'Avellino per più aspetti. L'avvio di gara non era stato positivo con la pressione dei bolzanini culminata nell'incrocio dei pali centrato su punizione da Casiraghi, ma il gol ha garantito tantissimo agli irpini, autori di una prova ricca di sacrificio e umiltà. Nella ripresa, ancora sull'asse di qualità Palumbo-Tutino, è nata la chance del raddoppio con Biasci che non ha però trovato la doppietta personale. Il forcing del Sudtirol ha prodotto una vera chance annullata da un grande intervento di Daffara. Il colpo di testa di Zedadka ha costretto l'estremo difensore a superarsi confermando l'1-0 fino al triplice fischio, da liberazione per l'Avellino e per Biancolino. Tra le scelte tecniche, con le esclusioni confermate su Cagnano, Manzi e Rigione dall'elenco dei convocati, e i diversi infortuni (infemeria raggiunta ora anche da Patierno, costretto ad alzare bandiera bianca nel pre-gara con Biasci titolare e poi decisivo) il tecnico di Capodichino ha trovato una risposta decisa del gruppo con la spinta dei mille tifosi biancoverdi al "Druso". Palumbo da trequartista ha garantito vantaggi netti anche nel recupero palla e nella gestione. L'undici in campo ha ritrovato compattezza e sacrificio con la copertura sugli esterni. Per la prima volta l'Avellino non ha subito gol fuori casa in stagione. Spicca il lato mancino con Fontanarosa e Cancellotti insieme.
Avellino: sacrificio e umiltà per tre punti fondamentali nel cammino
Reazione per un gruppo che ha lanciato segnali determinanti per il rilancio
Carmine Quaglia