È ora un fascicolo ufficiale. La Procura di Roma ha avviato accertamenti, con l’ipotesi di accesso abusivo al sistema informatico, per verificare se durante i giorni festivi di inizio novembre qualcuno sia entrato negli uffici del Garante della Privacy e abbia copiato dati dai computer dei dipendenti. L’iniziativa nasce dalle segnalazioni dei sindacati, che nei giorni successivi alle inchieste televisive avevano denunciato movimenti sospetti e anomalie negli ambienti di lavoro. Il punto di partenza è la notte tra l’1 e il 2 novembre, quando — secondo fonti interne citate dalle ricostruzioni giornalistiche — all’interno degli uffici sarebbero entrati non soltanto membri del Collegio dell’Authority ma anche persone esterne, rimaste fino al giorno seguente. Un’attività insolita, in un festivo, nelle stanze che ospitano server, corrispondenze riservate e dati del personale. Il Collegio, però, respinge categoricamente la ricostruzione.