Zungoli

Fede, folclore e tradizione a Zungoli in Irpinia dove anche quest'anno si è rinnovata la festa degli agricoltori e del ringraziamento per il raccolto. Un evento fortemente voluto e curato nei minimi dettagli da Antonio Filomena, insieme ad un gruppo davvero affiatato, composto soprattutto da giovani animati da passione e impegno.

"La terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra". E' stato lo slogan della giornata.  "La civiltà contadina", unita all'amore per la propria terra e al desiderio di salvaguardarla delle furure generazioni che verranno. 

Lo ha detto con fermezza anche il sindaco Paolo Caruso, insieme al parroco don Roberto Di Chiara: 

"Ringraziamo il Signore per i frutti ricevuti dalla terra e per quelli che arriveranno, un buon auspicio per il futuro. Un chiaro esempio di riscatto, qui c'è la grande forza dei giovani che stimolati, seppur tra mille difficoltà continuano a restare in questi luoghi. E' la vera lotta allo spopolamento nelle nostre aree interne. E' bello vedere tanti giovani, che con forza e convinzione portano avanti ciò che con enormi sacrifici hanno realizzato genitori e nonni, attraverso la transumanza. Dedizione e anche ingegno per rilanciare l'agricoltura sul territorio". 

Ciliegina sulla torta la presenza di Seppuccio Junior e la sua band. I mezzi agricoli dopo essersi radunati nella zona del campo sportivo hanno raggiunto via largo fontana tra il calore degli abitanti e il grande coinvolgimento della band di Seppuccio Junior a partire dal poliedrico Federico Famiglietti Gabriella Gallotti, che con la sua simpatia e grinta ha animato la mattinata tra canti e balli insieme agli altri componenti del gruppo, che segue le orme del grande e mitico cantastorie irpino Seppuccio.

Nella chiesa di Santa Maria Assunta, la tradizionale celebrazione con la consegna dei doni della terra durante l'offertorio e a seguire la benedizione dei mezzi agricoli e agricoltori presenti. Immancabili gli scatti come in ogni ricorrenza, di Angelo Raffa.

"Una bella iniziativa, che serve a sentirsi comunità - così l'ha definita Giovanni Zevola - grazie a chi si è prodigato". 

Soddisfatto Antonio Filomena, già conosciuto per la riuscitissima festa della trebbiatura e del raccolto in paese. La festa è proseguita con il pranzo comunitario all'angolo verde in via porta Sant'Anna, una garanzia anche questo luogo e l'arrivederci al prossimo anno nel segno della tradizione.