Ha davvero temuto di essere in pericolo, e neanche per un attimo ha pensato che la stessero truffando. Era ciò che voleva colui che le aveva teso la trappola: secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha chiuso le indagini, si tratta di un 34enne di Benevento.
I fatti si sono verificati a Caserta, risalgono al gennaio 2023. In base alla ricostruzione degli inquirenti, il giovane avrebbe telefonato ad una donna, spacciandosi per un addetto di Poste Italiane, e le avrebbe illustrato il rischio concreto che la sua carta BancoPosta potesse essere clonata. Una situazione, aveva aggiunto, che poteva essere scongiurata con un'operazione di postagiro di 4mila euro sull'Iban relativo alla carta Postepay intestata ed in uso al 34enne, che aveva prelevato la somma presso uno sportello napoletano.
Da Caserta a Benevento, dove la Procura ha inviato l'avviso di conclusione dell'inchiesta ad un 35enne della città, chiamato incausa per lesioni e minaccia. Due ipotesi di reato contestate per altrettanti episodi datati giugno – luglio 2025. Nel primo, sostiene il pm Maria Dolorese De Gaudio, l'uomo, dopo averlo invitato ad uscire in strada, avrebbe sferrato un cazzotto all'altezza dell'orecchio sinistro del dipendente di un'agenzia immobiliare, poi giudicato guaribile in un giorno. A distanza di un meno di un mese, il malcapitato sarebbe poi stato minacciato. Dopo averlo notato, il 35enne gli avrebbe gridato “Ti taglio la gola”, mimando il gesto.
Difesi dall'avvocato Daniele Cella, i due indagati hanno adesso venti giorni a disposizione per chiedere di essere interogati e produrre meomorie; esaurita questa fase, i Pm procederanno all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio.