Tensione alle stelle stamattina sulla linea della Circumvesuviana. Alla stazione di Terzigno (Napoli), due pendolari sono stati accompagnati in caserma e successivamente denunciati per il reato di interruzione di pubblico servizio in seguito a una protesta scaturita dalle inaccettabili condizioni di viaggio.
L'episodio è avvenuto al passaggio del treno delle 7:31, proveniente da Poggiomarino e diretto a Napoli. Secondo quanto riferito dai pendolari ai comitati, il convoglio è arrivato a Terzigno composto da una sola carrozza ed era già a un livello di sovraffollamento estremo.
Protesta per "condizioni disumane": l'intervento dei Carabinieri
La situazione critica, descritta dai viaggiatori come una costante che si ripete "da giorni", ha innescato una manifestazione di dissenso da parte di alcuni passeggeri. La protesta ha bloccato momentaneamente la ripartenza del treno, rendendo necessario l'intervento dei Carabinieri. Al termine degli accertamenti, due dei fautori della protesta – descritti come "tranquilli impiegati della pubblica amministrazione" – sono stati identificati e portati in caserma. A loro è stato contestato il reato di interruzione di pubblico servizio.
I comitati dei viaggiatori definiscono l'accaduto una "farsa", sostenendo che i due cittadini siano stati denunciati unicamente per aver "manifestato in difesa dei diritti" e considerano l'azione come un atto di "legittima difesa" contro un servizio non garantito. Immediata è arrivata la solidarietà dei principali gruppi di pendolari vesuviani. I portavoce dei gruppi Facebook "No al taglio dei treni della Circumvesuviana" Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro per Circumvesuviana Eav, insieme al presidente del comitato civico E(A)Vitiamolo Sperone (Salvatore Alaia) e Cifariello Ottaviano (Marcello Fabbrocini), hanno espresso il loro pieno appoggio ai viaggiatori.
I pendolari accusano la gestione di EAV (Ente Autonomo Volturno) di non garantire il servizio da anni sulle linee vesuviane, di non rispettare il contratto stipulato con gli abbonati e di negare diritti fondamentali. "L'attuale gestione ha raggiunto punti di criticità tanto elevati da costringere dei normali cittadini ad accettare il rischio di una denuncia pur di difendere il diritto a non viaggiare in condizioni disumane," si legge nella nota congiunta.
La Richiesta: Rimozione del CDA EAV e Sostegno Legale
I pendolari vesuviani non si fermano alla solidarietà e si dicono pronti a offrire sostegno legale ai due denunciati. Contestualmente, rinnovano ai nuovi vertici regionali la richiesta di mantenere le promesse elettorali, chiedendo con forza la rimozione dell'attuale CDA di EAV e il rinnovo del management per affrontare una situazione ritenuta insostenibile. L'episodio di Terzigno riaccende i riflettori sulle croniche problematiche della rete di trasporto pubblico in Campania e sulla frustrazione dei cittadini costretti quotidianamente a subire gravi disservizi.