Salerno

Poca voglia di sorridere. La Salernitana prova a voltare pagina. Il ko di Benevento rischia di lasciare strascichi pericolosi nella mente di una Bersagliera uscita con le ossa rotte dal secondo scontro diretto. Dopo la sconfitta di Catania, quello del Vigorito aveva il peso di un esame importante per testare la potenza di fuoco granata. La pesante scoppola rimediata nel Sannio invece restituisce una Salernitana sbriciolata nelle certezze difensive e anche sotto il profilo caratteriale per un secondo tempo praticamente nullo.

Si sono guardati negli occhi calciatori e allenatore, alla presenza anche del direttore sportivo Daniele Faggiano. La proprietà non è rimasta impassibile alla caduta rovinosa di ieri sera, manifestando la delusione per il risultato pesante. Faggiano e Raffaele si sono appellati ad una reazione da uomini con il Trapani ma il tempo delle attenuanti e degli alibi è finito. Servirà una prova d’orgoglio per non allungare una crisi tecnica che non escluderebbe scelte pesanti.

Con i siciliani all’Arechi per Raffaele ci sarà la possibilità di allargare le rotazioni con l’innesto di Longobardi che potrebbe scalare sin da subito gerarchie su una corsia destra che è ancora a caccia di un titolare fisso. Alla seduta di allenamento, oltre l’ex Rimini, anche Tascone pronto a rientrare in campo dal 1’. Lavoro in palestra per Cabianca.