Napoli

Una condanna e un'assoluzione per la morte di Luca Piscopo, il 15enne napoletano dopo una presunta intossicazione alimentare provocata dal sushi mangiato in un locale "all you can eat" del Vomero". 

Il giudice monocratico Giuliana Taglialatela ha inflitto due anni e sei mesi di reclusione al titolare cinese del ristorante giapponese, e ha assolto il medico che aveva in cura il giovane. Per entrambi l'accusa era di omicidio colposo, mentre per il ristoratore anche violazioni in materia di igiene e conservazione degli alimenti.

Il pronunciamento è arrivato nel pomeriggio: secondo i pm il 15enne - deceduto dopo 9 giorni d'agonia - sarebbe stato stroncato da una miocardite collegata alla salmonellosi contratta nel ristorante. La pm Federica Amodio, titolare delle indagini, Luca poteva essere salvato se si fosse intervenuto in tempo.

In aula, al momento della sentenza, erano presenti i genitori del 15enne e molti suoi amici, tra cui le ragazze che con Luca consumarono il pasto. Il giudice ha condannato il ristoratore a pagare una provvisionale di 45mila euro per ciascuna delle parti civili costituitesi al processo.

L'assoluzione del medico è stata duramente contestata dalla famiglia: "?Dopo 4 anni è stato uno choc, ho sentito menzogne, le prime sono quelle del medico. Da questo processo non è venuta fuori la verità, è uscita solo una verità processuale, artefatta e menzognera Il mio errore è stato essermi fidato di un medico che non è stato professionale e non ha avuto coscienza", le parole di Maria Rosaria Borrelli, madre di Luca Piscopo

Il camice bianco è stato assolto con formula piena. "Abbiamo atteso quattro anni affinché venisse fatta giustizia - dice Imma Varriale, amica di Luca - ma così non è stato. La vita di Luca non può valere due miseri anni e sei mesi. Il medico, che non ha saputo svolgere il suo lavoro, è stato assolto. Quello che è successo a Luca non doveva succedere. Non solo abbiamo aspettato 4 anni ma siamo anche rimasti delusi: ancora una volta la giustizia italiana ha fallito. Serviva il massimo della pena, io e tutti gli altri amici di Luca siamo sconvolti".