Nel punto stampa che ha chiuso la missione in Bahrein, Giorgia Meloni ha scelto la strada della cautela. Il riferimento diretto è all’intervista dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare della Nato, che aveva alimentato un vivace dibattito politico. La premier ha sottolineato che il militare “stava parlando di cybersicurezza”, sollecitando una lettura contestualizzata delle sue affermazioni e ricordando che, in una fase internazionale così sensibile, “bisogna misurare molto bene le parole” per non contribuire a inasprire il clima.

La linea sulla Nato e il ruolo della prevenzione

Meloni ha insistito sul carattere difensivo dell’Alleanza atlantica, spiegando che al compito della protezione si affianca quello della prevenzione. Un modo per riportare la discussione entro il perimetro operativo della Nato e, allo stesso tempo, per rintuzzare interpretazioni considerate eccessive o strumentali. La premier ha invitato a non decontestualizzare dichiarazioni tecniche che, ha detto, richiedono “attenzione sia nel pronunciarle sia nel leggerle”. Il capitolo più politico riguarda il decreto per il sostegno a Kiev, sul quale Matteo Salvini aveva espresso dubbi e perplessità. Meloni ha ribadito che l’Italia “lavora per la pace”, ma che l’aiuto all’Ucraina resta imprescindibile finché la guerra sarà in corso. Ha assicurato che il decreto sarà approvato “entro la fine dell’anno” e ha respinto l’idea che ciò significhi rinunciare alla ricerca di una soluzione diplomatica.

La questione logistica e il sostegno civile

Secondo la premier, il provvedimento non risponde solo a necessità militari, ma anche a esigenze civili. Meloni ha ricordato come Volodymyr Zelensky abbia chiesto il supporto per proteggere la popolazione dagli attacchi russi alle infrastrutture strategiche, in vista di un inverno particolarmente duro. Alcune aziende italiane, ha spiegato, sono pronte a fornire generatori di grande capacità, considerati indispensabili per garantire servizi essenziali in un Paese dove l’energia resta un bersaglio ricorrente.