Resta in carcere Luigi Iadevaia (avvocato Paolo Abbate), 54 anni, di Dugenta, arrestato meno di un mese fa per tentato omicidio. Il Riesame ha infatti respinto il ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare adottata nelle indagini sull'episodio accaduto all'alba del 10 giugno. Quando due 30enni, anche loro di Dugenta, mentre parlavano e fumavano in una Panda ferma nei pressi dei campi di proprietà del 54enne, erano stati colpiti da una fucilata: uno – I.C-. era stato raggiunto alla mano, l'altro – P. A- era finito in prognosi riservata all'ospedale di Caserta per le lesioni subite all'addome.
Durante l'interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Roberto Nuzzo, Iadevaia aveva ribadito quanto aveva detto nell'immediatezza del fatto al pm Marilia Cpitanio e ai carabinieri. Aveva prodotto alcune foto ed un video per illustrare la sua posizione rispetto alla macchina e le condizioni di bassa visibilità alle 5 del mattino. Confermando, come aveva già fatto, che non avrebbe mai potuto vedere l'auto e i suoi occupanti, e di aver sparato in direzione di due cinghiali.
Rispondendo alle domande, Iadevaia aveva ripetuto di aver notato i due ungulati attraverso il visore telescopico della sua carabina a carica singola, e di aver fatto fuoco nella loro direzione, per evitare che danneggiassero i suoi campi coltivati a mais. Poi era andato a vedere che fine avessero fatto, raggiungendo un'area diametralmente opposta e distante alcune centinaia di metri da quella lunga la quale nel frattempo si stava muovendo il veicolo.