Avellino

di Paola Iandolo

Diposta l'archiviazione sull'inchiesta per la realizzazione degli ospedali modulari e la fornitura delle mascherine durante il covid che vedeva coinvolti ben tre irpini. La Procura di Napoli ad ottobre aveva chiesto l’archiviazione delle ipotesi di reato contestate nei confronti di diciannove indagati per la realizzazione degli ospedali modulari durante l’emergenza Covid. Il pm Luigi Landolfi, all’esito degli interrogatori degli indagati, degli accertamenti disposti successivamente ha chiesto l’archiviazione delle accuse. 

Nell’inchiesta ci sono anche tre irpini, coinvolti in due dei tre filoni aperti dalla Procura di Napoli sulla gestione della prima fase di emergenza Covid e per presunte ipotesi di reato di turbativa d’asta e falso. Si tratta di Roberta Santaniello, componente dell’Unita’ di Crisi e dell’Ufficio di Gabinetto di Palazzo Santa Lucia, difesa dagli avvocati Andrea Castaldo e Raffaele Bizzarro, Italo Giulivo, Direttore Generale Lavori Pubblici e Protezione Civile, difeso dall’avvocato Benedetto De Maio, Coordinatore dell’Unità di Crisi regionale e Claudia Campobasso Dirigente dello staff tecnico-amministrativo della Protezione Civile e responsabile SOR, difesa dall’avvocato Domenico Dello Iacono.

Gli ultimi due rispondono di falso per la vicenda relativa alla fornitura di mascherine. Giulivo e Campobasso infatti, secondo le accuse, avrebbero attestato falsamente relativamente ad una fornitura di mascherine per bambini durante l’emergenza Covid, per la precisione il 30 aprile del 2020. Tutti si erano sottoposti ad interrogatorio, respingendo le accuse e fornendo elementi per dimostrare la correttezza delle loro condotte.